“Quanto accaduto oggi per l’approvazione del bilancio all’assemblea di Acquedotto Lucano, che ha chiuso le porte alla stampa, è un atto di censura gravissimo, soprattutto considerato che si tratta di una società pubblica e non privata”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa. “Ormai il governo Bardi tra autoreferenzialità, lanci di slogan e ostruzionismo – aggiunge Summa – sta distorcendo la realtà dei fatti per oscurare le effettive criticità, portando avanti una narrazione del governo del territorio che non trova corrispondenza. E quello che è accaduto oggi ne è l’ennesima dimostrazione. Altro che cambiamento, meritocrazia e trasparenza. Vorrei ricordare al presidente della Regione che il tempo è galantuomo e che le bugie hanno le gambe corte e che prima o poi i nodi tornano sempre al pettine. Di questo i lucani se ne ricorderanno”.