Nicola Serio è stato eletto nuovo Presidente della Cia Metapontino e subentra a Dino Persiani che ha concluso il suo secondo mandato.vice-Presidente Quinto Graziano Antonio (giovane imprenditore agricolo).
L’assembla congressuale è stata l’occasione per affrontare temi importanti nell’area per il potenziale produttivo ed economico, da qualche anno messo a dura prova da crisi di mercato, crisi idrica, ritardi burocratici, problemi di sicurezza. E a proposito di carenza idrica è stato ripreso l’allarme lanciato dall’Anbi (Associazione nazionale bonifiche ed impianti irrigui): in questo primo scorcio del 2018 in Basilicata possiamo contare su 195,5 milioni di metri cubi contro 370,88 di un anno fa.
Gli impegni della Cia ribaditi da Serio: ripartire dagli agricoltori, fare rete, aggregare prodotto e puntare su qualita’ in una Regione dove il vero potenziale economico non e’ il petrolio, ma l’agricoltura.
La CIA del Metapontino sotto il profilo ambientale vuole presidiare non solo i territori, ma anche i tavoli della trasparenza e quelli di ripartizione dei fondi di compensazione ambientale per un correttouso delle risorse, partendo da monitoraggio, diffusione dei dati e certificazioni reali.
Per i dirigenti CIA le stesse aziende possono candidarsi a “termometro biologico”, in particolare produttori di miele e formaggi , api e pascoli sono il migliore indicatore.
Attenzione anche per Matera2019 e sul tema infrastrutture per movimento di persone e merci.Il Metapontino è una delle “porte naturali” di collegamento tra Europa e Bacino del Mediterraneo ed è l’area agricola che in Basilicata ha più bisogno di manodopera. Per questo insieme a politiche di inclusione degli immigrati diventa strategico creare intorno al porto di Taranto un sistema logistico basato su una rete di infrastrutture specializzate; tra queste una piattaforma da realizzare a Ferrandina dedicata all’agroalimentare al fine di valorizzare le risorse e le potenzialità delle due regioni Puglia e Basilicata verso i mercati del Medio Oriente.
“Il cambio di marcia è possibile – commenta Nicola Serio, presidente Cia – in quanto oggi più che in passato il territorio è diventato un luogo dove si consolidano multifunzionalità e multidimensionalità delle attività economiche, attraverso l’intreccio tra soggetti e processi sociali, culturali e produttivi dalle origini anche lontane. Di qui prende spunto il progetto economico della CIA in Basilicata, attraverso la crescita dell’associazionismo. Puntiamo in sostanza a recuperare a valore la forza identitaria delle nostre comunità rurali che sono depositarie di cultura, storia, tradizioni, custodi di saperi, professionalità. Favorire lo sviluppo locale – continua – è la nostra missione”.