L’assemblea generale della Fiom Cgil Basilicata ha eletto la nuova segreteria composta da Antonio La Morte e Maurizio Girasole. Erano presenti il segretario nazionale della Fiom Cgil Luca Trevisan, i segretari generali della Cgil Basilicata Fernando Mega e della Cgil Potenza Vincenzo Esposito, il segretario provinciale Emanuele De Nicola e la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita. Al centro della discussione politica e programmatica le prossime manifestazioni nazionali e locali, dalla partecipazione alla mobilitazione contro l’autonomia differenziata domani al 25 aprile e al 1 maggio, le assemblee nei luoghi di lavoro “per il coinvolgimento massimo dei lavoratori – ha detto Giorgia Calamita – perché si apra una fase nuova vertenziale con il governo e con le imprese per un cambiamento della società che dovrà fondarsi sui diritti sociali, sul lavoro, sul uguaglianza e sulla dignità salariale, sulla qualità della vita delle persone nel nostro paese.
Fondamentale battersi contro la guerra e per la pace, per rivendicare ingenti investimenti sul welfare in particolare sulla sanità e sulla scuola pubblica per rafforzare lo stato sociale e salvaguardare l’effettivo esercizio dei diritti Costituzionali da parte dei lavoratori e dei cittadini. È perciò inaccettabile il progetto del Governo sull’autonomia differenziata che, se realizzata – ha aggiunto Calamita – renderebbe strutturali e permanenti le differenze sociali e territoriali esistenti minando l’uguaglianza dei cittadini nell’esercizio dei diritti, compresi quelli contrattuali, a partire dal ruolo insostituibile del Contratto nazionale di lavoro. Il Governo si sta dimostrando totalmente inadeguato a rispondere al diffuso disagio sociale presente nel paese e alle questioni poste dalla crisi della globalizzazione e dagli effetti della guerra. Mai come adesso servono misure atte a contrastare il crescente impoverimento di larghi strati della popolazione e la dilagante precarietà, e per aumentare i salari dei lavoratori anche per difendere il potere d’acquisto delle retribuzioni erose dall’elevata inflazione”.
Per Calamita “occorre programmare investimenti e scelte di politica industriale per innovare il modello produttivo, dare soluzioni alle tante crisi aziendali aperte, governare la transizione energetica per renderla compatibile sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale con la salvaguardia occupazionale e dei redditi dei lavoratori e delle lavoratrici. Programmare un piano strategico e straordinario per governare la transizione affinché diventi una opportunità importante di rilancio economico per il nostro paese e in particolar modo per la Basilicata con la presenza del polo automotive Stellantis e tutto l’indotto, il polo petrolifero Eni e Totale, le aziende multinazionali e le piccole aziende metalmeccaniche che sono presenti nell’area industriale di Potenza e a Matera”. Il segretario della Fiom Cgil nazionale Luca Trevisan ha concluso i lavori dell’assemblea, confermando la “necessità di intervenire sul fisco per ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti, redistribuire più equamente la ricchezza esistente anche attraverso misure di prelievo su rendite e patrimoni e allo stesso tempo agire la leva contrattuale per aumentare i salari ed estendere la contrattazione di secondo livello”.