Riportiamo di seguito il documento condiviso dai lavoratori Natuzzi dopo l’assemblea e diffuso dall’USB.
I lavoratori della Natuzzi Spa, riuniti nell’assemblea convocata dall’Unione Sindacale di Base in data odierna, dopo un approfondito ed esaustivo dibattito, hanno convenuto che:
– con le lotte adottate sin’ora, si è riusciti a rompere il muro di silenzio che copriva l’ingente finanziamento pubblico stanziato in favore della Natuzzi Spa a settembre 2015, pari a circa 38 milioni di euro. Questo ha determinato che le Istituzioni sono state costrette a minacciare il blocco dell’elargizione qual’ora Natuzzi dovesse concretizzare i licenziamenti paventati e tale posizione istituzionale peserà, inevitabilmente, sull’esito della vertenza, al fine di scongiurare i 355 licenziamenti avviati dalla direzione aziendale;
– l’USB ha diritto di partecipare ai lavori della Cabina di Regia. Pertanto saranno organizzati pullman per Roma il 26 settembre p.v. data in cui è prevista la riunione dello stesso organismo trilaterale, quindi tale data deve diventare una giornata di mobilitazione a sostegno dell’accesso dell’Usb nella CdR e delle ragioni dei lavoratori, espresse al punto successivo. La trasferta a Roma dev’essere occasione per coinvolgere anche i lavoratori in produzione, accomunati ai loro colleghi in Cigs da un’unica sorte;
– la vertenza si potrà considerare chiusa solo quando avverrà il reintegro di tutti i cassintegrati in Natuzzi Spa. Cosa che è possibile concretizzare anche nell’immediato attraverso l’estensione del Contratto di Solidarietà a tutti i dipendenti della Multinazionale santermana.
L’assemblea si è conclusa esprimendo il cordoglio e la vicinanza alla famiglia di Elsalam Ahmed Eldanf, compagno e fratello anche dei lavoratori della Natuzzi e vittima dell’arroganza e avidità padronale.
Set 17