Riceviamo e pubblichiamo il verbale dell’Assemblea sindacale della Cisl Funzione pubblica alla quale hanno partecipato i dipendenti del Comune di MateraF
Si è riunito in mattinata in assemblea presso la sala conferenze Arrigoni della sede Comunale il personale dipendente del Comune proveniente dai vari Settori, con particolare partecipazione degli Ausiliario del Traffico, di quello operante nel servizio Igiene e ambiente, del personale di P.L., di ex precari con contratto a part-time, e con la fattiva partecipazione dei rappresentanti RSU eletti Mascolo Pietro, Cuscianna Egidio, Laterza Giuseppe, Andrulli Domenico, Nicoletti Eustachio e Angelino Angelo per discutere del seguente O.d.G.:
a) eliminazione part-time;
b) inquadramento giuridico del personale;
c) riflessi ipotesi di nuovo art. 18 legge n. 300/70;
d) progressioni orizzontali;
e) varie ed eventuali.
Prima dell’inizio dei lavori assembleari, si dà atto che per una ragione non precisata non è stato concesso l’uso della sala più capiente posta al 6^ piano e quindi ci si scusa con i molti colleghi rimasti in piedi e con quelli che non sono potuti entrare rimanendo nel corridoio o che hanno dovuto desistere dal partecipare all’assemblea per mancanza di spazio. Si dà parimenti atto che alcuni colleghi ausiliari del traffico non potranno partecipare all’assemblea in quanto per essi è stata fissata, per coincidenza, la visita di routine da parte del Medico Competente.
L’apertura dei lavori assemblea avviene alle ore 9:25 ca. e dopo una discussione approfondita si stabilisce quanto viene in appresso succintamente descritto:
a) richiedere di portare in esecuzione l’accordo sottoscritto tra sindacato e amministrazione, con cui si è concordato di provvedere alla progressiva elevazione delle prestazioni orarie settimanali del personale stabilizzato part – time nell’anno 2009, dalle 18/24 ore alle 36 ordinarie; l’accordo prevedeva il raggiungimento delle 36 ore settimanali entro un triennio, quindi entro l’anno 2012.
b) richiedere di pianificare i percorsi di qualificazione professionale del personale con il conseguente inquadramento giuridico dello stesso, al fine riconoscere le maggiori professionalità acquisite negli anni dai colleghi chiamati a svolgere funzioni e mansioni non conformi allo stato giuridico di originario e formale inquadramento.
L’urgenza di tale definizione è dettata dalla preoccupazione avvertita da questa numerosa e trasversale categoria di colleghi, che presta attività ascrivibile a mansioni superiori, con l’aggravante che dette mansioni non potranno essere valutate per il riconoscimento della progressione giuridica ed economica se contestualmente non è tracciato il percorso per il riconoscimento giuridico definitivo e istituiti i relativi posti nella dotazione organica del Comune.
c) per quanto attiene ai possibili riflessi occupazionali di un nuovo art. 18 dello statuto dei lavoratori, si da lettura delle dichiarazioni del Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi, il quale assicura che, al momento, non sarà esteso anche alla P.A. in quanto il Governo è già intervenuto mediante la modifica all’art. 33 del D.lgs 165/2001. Con il quale è stato stabilito, in buona sostanza, che la Pubblica amministrazione può collocare in disponibilità per 24 mesi il personale non più utile “per esigenze funzionali o finanziarie”, il quale personale se non trova sistemazione presso altre amministrazioni pubbliche, al termine dei 24 mesi è licenziato. Questo se da un lato tranquillizza, dall’altro fa aumentare l’apprensione dei lavoratori impegnati in funzioni in “odore di esternalizzazione”, nel momento in cui l’Amministrazione all’atto della legittima e autonoma programmazione non dovesse inserire gli elementi “funzionali e finanziari” previsti dalla legge tali da scongiurare eventuali, anche futuri, esuberi.
Per la risoluzione di tali importanti problematiche, si da mandato al sindacato di chiede all’Amministrazione di aprire con immediatezza un confronto con le OO.SS. improntato alla massima collaborazione e trasparenza, prima di assumere qualsiasi decisione che si possa poi riverberare negativamente sulla stabilità occupazionale e professionale del personale eventualmente interessato, e tanto nel rispetto di quanto stabilito all’art. 6, comma 1 del D.lgs 165/2001: “Nelle amministrazioni pubbliche l’organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche sono determinate in funzione delle finalità indicate all’articolo 1, comma 1, previa verifica degli effettivi fabbisogni e previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi dell’articolo 9. Nell’individuazione delle dotazioni organiche, le amministrazioni non possono determinare, in presenza di vacanze di organico, situazioni di soprannumerarietà di personale, anche temporanea, nell’ambito dei contingenti relativi alle singole posizioni economiche delle aree funzionali e di livello dirigenziale”.
Tenuto presente che si è prossimi alla data di approvazione del bilancio di previsione triennale ed annuale.
d) Sulle progressioni orizzontali, si ribadisce la richiesta di riapertura del tavolo negoziale, atteso che l’accordo sottoscritto all’unanimità delle OO.SS. e dall’Amministrazione il 14 dicembre 2010 non è stato portato in esecuzione dal Comune. Vi è stato di più, è stato pesantemente e, riteniamo noi, immotivatamente modificato nonostante il parere contrario della quota maggioritaria delle OO.SS., in quanto lesivo dei diritti acquisiti dei dipendenti che si vedevano già destinatari dei benefici economici scaturenti da quell’accordo di contrattazione decentrata, con il quale si stabiliva – tra l’altro – di ridurre il fondo per le P.O. (a quella data non completamente utilizzato, quindi legittima la rimodulazione di destinazione di fondi) per finanziare l’accordo sottoscritto.
Viene fatto notare che già alla data di sottoscrizione dell’accordo la pareristica e la giurisprudenza della Corte dei Conti non erano concordi nel ritenere l’accordo proponibile, ma la delegazione trattante tutta ritenne comunque di propendere per l’interpretazione più favorevole agli interessi del personale dipendente.
Non si può essere concordi oggi, e difatti non è stata sottoscritta dalla parte maggioritaria del Sindacato, sull’interpretazione portata all’attenzione della delegazione trattante del 20 dicembre 2011, sulla scorta della quale è stata bloccata l’esigibilità dell’accordo del 2010, ovvero che l’art. 16, comma 1, lettera b) della legge n. 111/2011 abbia novellato la norma impedendone la completa applicazione a favore del personale originariamente avente diritto. Difatti la citata norma si limita ad affermare l’ultroneo blocco dei miglioramenti salariali oltre l’originario periodo 2011 – 2013, anche all’anno 2014.
Pertanto la progressione orizzontale se ritenuta attuabile per n. 66 unità deve esserlo per le altre unità così come è stato contrattato.
È data lettura anche del parere n. 2/2012 della Corte dei Conti di Basilicata emesso nella camera di consiglio del 24 febbraio 2012.
e) Nella varie ed eventuali, visto l’approssimarsi dell’orario di termine dell’assemblea, si ha il tempo per evidenziare solo alcuni problemi non ancora risolti:
– Richiedere l’attuazione della legge Regione Basilicata n. 41/2009, in materia di “POLIZIA LOCALE E POLITICHE DI SICUREZZA URBANA”, richiedendo l’apertura del confronto con il dirigente della P.L. e con gli Assessori alla Sicurezza e al Personale;
– Richiedere la fornitura della dotazione di vestiario estivo al personale della P.L. e agli Ausiliari del Traffico;
– Richiedere la fornitura della dotazione di automezzi per la mobilità del personale della P.L. e degli ausiliari del traffico;
– Richiedere la verifica della salubrità e della conformità al dettato della legge n. 81/2008 degli ambienti di lavoro del personale dell’Igiene e ambiente e del Verde Pubblico.
Si registrano numerosi interventi critici da parte dei dipendenti nonché dei rappresentanti dei lavoratori, esortativi a un’azione più incisiva del sindacato che induca l’Amministrazione a fornire le risposte alle domande in forma chiara e inequivoca, in tempi brevi, e che, soprattutto, le risposte siano date nelle sedi e nelle forme previste dai Contratti e dalle norme di settore.
Su richiesta unanime dei partecipanti all’Assemblea si stabilisce di chiedere ai rappresentanti dell’amministrazione di fornire alle OO.SS. la documentazione richiesta e che convochi il tavolo del confronto sindacale per fornire le risposte alle legittime preoccupazione e aspettative oggetto del presente verbale.
Trascorso infruttuosamente un termine massimo di trenta giorni si attiveranno le azioni rivendicative più opportune, previa consultazione dei lavoratori convocati in assemblea.
Si invia il verbale dell’assemblea sindacale al Sig. Sindaco, al Sig. Assessore al Personale; al Sig. Assessore all’Igiene e Ambiente, al Sig. Assessore alla Sicurezza, al Sig. Presidente del Consiglio Comunale, al Sig. Segretario Generale, al Sig. Dirigente Settore Affari del Personale, al Sig. Comandante della P.L., al Sig. Dirigente alla Prevenzione e Protezione, e che si dia pubblicità mediante affissione all’albo sindacale.
Il Segretario SAS Giorgio Casiello
andate a lavorare!