Si è svolta questa mattina a Potenza l’Assemblea degli azionisti di Acquedotto Lucano, che ha approvato la Relazione sulla gestione e sugli investimenti.
Ai lavori hanno partecipato il rappresentante della Regione Basilicata e i sindaci Soci in rappresentanza di circa il 60 per cento del capitale sociale.
Nel corso del suo intervento, l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita, ha ripercorso gli eventi importanti del 2016 tracciando le linee programmatiche e le prospettive dell’azienda, anche in riferimento al proliferare di normative nazionali, legislative e regolamentari, che hanno effetti sui servizi pubblici locali e sulle società “pubbliche” più in generale (la così detta Riforma Madia e il d. lgs. 175/2016, di una disciplina specifica delle società partecipate)”.
Di rilievo anche le azioni avviate in parallelo per la soluzione, degli annosi contenziosi con i Consorzi e con la Sorical che dovrebbero portare i risultati sperati già nei primi mesi del 2017.
Per quanto riguarda gli investimenti nel corso del 2016, tra quelli in esecuzione, in fase di appalto e di fase di finanziamento sono, in totale, 70 i progetti di Acquedotto a cui corrisponde un impegno economico pari ad oltre 196 milioni di euro.
Per la programmazione futura, è stato predisposto il Piano Pluriennale degli Investimenti, aggiornato rispetto a quello adottato nel 2008 in quanto si sono tenute in conto le mutate esigenze gestionali e le nuove criticità quali l’aumento del costo dell’energia, la risoluzione delle infrazioni comunitarie degli agglomerati non adeguati alla Direttiva 91/271/CEE sugli scarichi che interessa ad oggi circa 40 agglomerasti della Regione Basilicata) e le prescrizione dell’AEEGSI (Autorità per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico integrato).
La futura programmazione dell’FSC 2014-2020 e dei PO-FESR 2014-2020, sarà destinata prioritariamente alla risoluzione delle infrazioni comunitarie in materia ambientale: al momento risultano avviate le procedure per 27 interventi a cui corrisponde un impegno economico pari ad oltre 49 milioni di euro.