L’impegno della Regione a superare i punti critici nel processo di crescita e di sviluppo del Canestrato di Moliterno – la limitata produzione, dovuta anche alla carenza di materia prima e ad una attività di pastorizia che non vede uno sviluppo ed una diffusione sul territorio, soprattutto da parte dei giovani; la limitata diffusione del prodotto anche a causa di una insufficiente attività di promozione e commercializzazione – è stato espresso dall’assessore per le Politiche Agricole, Forestali ed Alimentari Francesco Cupparo.
Diverse – aggiunge – sono le misure del PSR 2014-2022 che hanno come obiettivo il sostegno alle produzioni di qualità e, in modo particolare, ai processi di promozione, atteso che uno degli elementi chiave per i prodotti certificati è certamente il livello di conoscenza da parte della maggioranza dei consumatori; a tal proposito va evidenziato che, purtroppo, non vi è stata la partecipazione del Consorzio alla misura 3.2, attraverso la quale si sostengono, con contributi al 70%, le azioni di comunicazione e promozione dei prodotti a marchio, misura della quale hanno beneficiato quasi tutti gli altri prodotti certificati regionali.
In termini di prospettiva futura occorrerà definire interventi che interessano tutte le fasi dell’intera filiera produttiva: per quanto concerne la sola produzione è necessario rilanciare e svolgere una rinnovata azione di supporto ad un maggiore sviluppo della pastorizia nell’area del Disciplinare di produzione, al fine di incrementare la quantità di materia prima necessaria e i quantitativi di prodotto certificato da immettere sul mercato nazionale e non; sviluppare la ricerca applicata per migliorare qualitativamente il prodotto finito, le tecniche di produzione e di stagionatura, i sistemi di conservazione e, soprattutto, i sistemi organizzativi e gestionali dell’intera filiera produttiva e delle singole aziende afferenti, affinché si possa essere presenti sul mercato in modo più efficiente e remunerativo di quanto non accada in questo momento; alcuni di questi interventi sono finanziabili con la misura 4.1 che ha messo sul piatto ben 36 mln di euro per la ristrutturazioni aziendali; attivare nuove strategie di comunicazione, promozione e commercializzazione del prodotto per elevare il livello di remunerazione e distribuire in modo più equilibrato il valore aggiunto su tutti gli attori della filiera, in modo particolare sui produttori primari, come sempre i più penalizzati. Bisognerà lavorare su una corretta comunicazione che faccia percepire il prodotto in modo diverso, far conoscere la certificazione e le garanzie che forniscono in merito a sapore e sicurezza. Sarà importante anche educare il consumatore al significato di “formaggio a latte crudo” e tenere in considerazione che il consumatore oggi vuole informazioni su salubrità e tracciabilità alimentare ed è sempre più attento ai temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Ed è proprio su questi ultimi temi che le nostre eccellenze agroalimentari, così come il Canestrato, possono essere assolute protagoniste nei mercati del settore perché rispecchiano in pieno questi dettami principalmente richiesti.
C’è bisogno di accompagnare maggiormente le nostre eccellenze agricole verso numeri di produzione e di fatturato che possano permettere di creare una tale massa critica che possa impattare con una certa rilevanza le nostre economie locali.
Anche per questo motivo – conclude Cupparo – sosteniamo l’ingresso di nuovi operatori agricoli, soprattutto tra i nostri giovani, attraverso la misura 6.1. del PSR (quella del primo insediamento) che mira a rinnovare il tessuto produttivo ed a migliorarlo con professionalità maggiormente formate e maggiormente vocate a seguire le tendenze dei mercati.