L’assessore regionale alle Attività Produttive Francesco Cupparo ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione: “Con la convocazione del partenariato sociale sulla programmazione dei fondi comunitari a fine febbraio, in fase pre-Covid 19, e successivamente, a partire dall’emergenza sanitaria con le videoconferenze indette dal Presidente Bardi, diventate nelle ultime settimane tavoli tematici, ritenevamo superata, una volta per tutte, la polemica alimentata dal coordinatore di Pensiamo Basilicata che si nasconde dietro motivazioni pretestuose per continuare a muovere attacchi alla Giunta.
Mi vedo perciò costretto a ribadire la nostra visione di concertazione che, evidentemente, non è ancora compresa da chi pensa per la Basilicata e, nei fatti, agisce poco.
Sin dai primi atti di insediamento, il Governo regionale ha inteso compiere una scelta di rottura netta con pratiche concertative precedenti che, per ammissioni di sana autocritica, sia pure postume, da parte di quasi tutti i dirigenti di associazioni sociali ed imprenditoriali, non hanno dato alcun risultato. Per questa ragione il confronto è stato aperto a tutti i legali rappresentanti di associazioni, confederazioni, organizzazioni di categoria, senza pregiudiziale nei confronti di nessuno.
Come testimoniano i numerosissimi tavoli che ho presieduto negli uffici del Dipartimento e via web nella fase di lockdown ho voluto seguire un metodo pratico per affrontare, quanto più efficacemente, le differenti problematiche di ogni settore e arrivare prima possibile a soluzioni. Un metodo trasparente e democratico perché come ho comunicato ai legali rappresentanti associativi democraticamente eletti o designati, senza ricevere alcuna obiezione anzi con la conferma ufficiale degli interlocutori da invitare ai vari incontri, ho profondo rispetto delle scelte compiute dagli associati. Dunque ai tavoli hanno sempre partecipato gli interlocutori idonei ad affrontare vertenze, situazioni di crisi o per discutere programmi e progetti e non ‘tuttologi’.
Questo soprattutto per non ricadere negli errori del passato e affermando nella pratica che la partecipazione al sistema di partenariato è disciplinato innanzitutto sulla base di reale e legale rappresentatività. Trincerarsi invece dietro la ‘semplificazione’ è solo l’alibi adoperato da chi dopo aver condiviso con la precedente Giunta, per tutta la scorsa legislatura regionale provvedimenti, misure, interventi di spesa, adesso ritiene di poter assurgere a ruolo di unico ‘pensatore’.
La nuova fase che ci vede proiettati verso la ripresa produttiva e dell’occupazione non consente passi falsi e perdita di tempo. Credo che la stessa posizione di non condivisione di alcune sigle in passato aderenti al cartello Pensiamo Basilicata – che questa volta non hanno firmato la lettera al Presidente Bardi – e la posizione defilata dei sindacati confederali che, evidentemente ritengono superata dalla pandemia la fase degli Stati Generali, testimonino che il ‘pensiero unico’ è seriamente messo in discussione.
Pertanto alle associazioni del mondo delle imprese e del lavoro rinnovo l’invito a rimboccarci insieme le maniche per ridare serenità e speranza alle nostre popolazioni, sentimenti che hanno nella fiducia nelle istituzioni un punto di riferimento fondamentale”.