Assistenza riabilitativa ex art. 26: Aiop, Aris e Ascriba chiedono all’assessore regionale Fanelli la convocazione urgente del tavolo permanente. Di seguito la nota integrale.
Per i rappresentanti delle associazioni di categoria è necessario approfondire con la Regione Basilicata alcuni aspetti riguardanti la redistribuzione delle economie e la rideterminazione delle tariffe
“Siamo disponibili alla redistribuzione di quota-parte delle economie delle strutture private accreditate ex art. 26 L.833/78, ma solo dopo una rideterminazione delle tariffe in base agli indici Istat. Per discutere di questa, ma anche di altre questioni che attengono il sistema dei servizi accreditati che erogano prestazioni di riabilitazione estensiva, chiediamo la convocazione urgente del tavolo tecnico permanente”.
Lo sostengono, i rappresentanti sindacali di AIOP, Marcello Paduanelli, ARIS, Vito Campanale e ASCRIBA, Gerardo Grippo, dopo aver inviato una lettera all’assessore regionale alla Sanità, Francesco Fanelli e al direttore generale del Dipartimento Politiche della Salute, Francesco Bortolan, a pochi giorni dall’insediamento del Tavolo regionale permanente per l’assistenza riabilitativa ex art.26 legge n. 833/1978.
Secondo gli esponenti delle tre associazioni è necessario “sottoporre alla Regione alcuni elementi utili al lavoro del tavolo e discutere di alcuni indispensabili chiarimenti”. Per quanto riguarda le economie relative agli anni 2021 e 2022, ad esempio, la ripartizione delle stesse non può avvenire “prima di aver tenuto conto dell’incremento della tariffa al 15 per cento stabilita dal legislatore regionale nel 2021 (maggiorazione Covid), da riconoscere a tutte le strutture che hanno erogato le prestazioni adempiendo agli obblighi della Regione. Solo dopo il riconoscimento e la distribuzione della maggiorazione Covid – evidenziano Paduanelli, Campanale e Grippo – sarà possibile procedere alla liquidazione di quanto dovuto per l’erogazione delle prestazioni oltre il tetto di spesa”. Tutto questo, secondo i tre rappresentanti delle associazioni, risponde “alla stringente logica di salvaguardare le strutture che hanno dovuto spendere risorse economiche per erogare le prestazioni in sicurezza. Dopo il riconoscimento delle maggiorazioni al 15 per cento a tutti – ribadiscono – sarà possibile utilizzare l’eventuale residuo per ristorare le strutture che hanno erogato prestazioni oltre il tetto di spesa”. “Per quanto attiene la ridefinizione dei tetti di spesa per l’anno 2023 – concludono i rappresentanti di AIOP, ARIS e ASCRIBA – confermiamo l’impegno assunto di elaborazione di una proposta complessiva in grado di salvaguardare l’intero sistema, attraverso una ridefinizione delle tariffe, che tenga conto dell’evoluzione normativa, per salvaguardare qualità e integrità delle risorse impiegate nei servizi”.