Domenico Di Matteo, Presidente S.E.I. Sul Sinni (Sostenibilità, Etica ed Integrazione), in una nota comunica che l’associazione ha avviato le procedure per l’ingresso di nuovi soci. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’Associazione di Presidio S.E.I. Sul Sinni (Sostenibilità, Etica ed Integrazione), ha avviato le procedure per l’ingresso di nuovi Soci. L’associazione culturale nata nel luglio del 2014, ha avviato numerose attività promo-divulgative e commerciali, soprattutto riguardanti il progetto dedicato alla tutela e valorizzazione della cultivar di pero denominata “Signora”, oggi Presidio Slow Food. Le numerose attività, consultabili sul sito web istituzionale (www.seisulsinni.com) e sulla Pagina Facebook dedicata, sono state realizzate sia in ambito locale che extraregionale, prevedendo numerose collaborazioni, a diverso livello, con soggetti anche esterni al mondo agricolo, ovvero con il comparto turistico, culturale, socio-assistenziale e scolastico, al fine di promuovere, sempre e dovunque, “iniziative di comunità e di rete”. Risulta estremamente laborioso elencare le straordinarie e numerose attività realizzate durante queste prime annualità, ..dagli eventi di Terra Madre a Slow Food Day, da Presidi Porte Aperte all’Assise Regionale, oltre che cene, convegni, mostre, convivium e progetti speciali. Le azioni intraprese hanno permesso, in poco tempo, di accrescere l’identità territoriale della pera Signora in tutta la Valle del Sinni, rendendola prodotto identitario. Dopo questa prima fase di start up i soci si sono resi conto che c’è un universo rurale da scoprire, preservare e valorizzare, bisogna incidere su tutta la biodiversità locale (olivo, legumi, agrumi locali, piante officinali, etc.), al fine di promuovere microeconomie etiche e sostenibili, presidiando, al contempo, i luoghi di produzione, sempre più vittime di politiche economiche e sociali depauperanti e disorganizzate. Tutto il lavoro è stato impostato sui concetti di sostenibilità ed etica adottando, a volte, decisioni anche antieconomiche ed “integraliste”, che, successivamente, hanno permesso di ricevere positivi accreditamenti e visibilità persino a livello europeo (ARC2020). In questa fase si vogliono coinvolgere tutti gli agricoltori “temerari”, che intendono perseguire la filosofia Slow, per produrre non solo cibo “buono”, ma anche “pulito” e “giusto”, capace di sviluppare micro-filiere innovative, distintive ed identitarie al servizio delle comunità locali e della filiere turistica-esperenziale. Le risorse, sia naturali che antropiche, quali ad esempio le antiche cultivar vegetali, alcune prassi di produzione e trasformazione, le esperienze di vita contadina, etc., suscitano fascino soprattutto alla filiera turistica, con la quale sono iniziate profonde interlocuzioni, per la definizione di prodotti turistici di estrema originalità. In questa fase, considerato il duro lavoro intrapreso, risulta indispensabile offrire opportunità ma anche essere aiutati, con collaborazioni, proposte e progetti validi ed innovativi, ma soprattutto nasce l’esigenza di ampliare questa grande “famiglia bucolica”, che nonostante i pochi chilometri di distanza risulta caratterizzata da individualismi ed indifferenze, ad oggi, poco colmate anche dai gruppi più accreditati. L’invito, dunque, viene rivolto a tutti gli agricoltori che vogliono avviare esperienze di coltivazione/allevamento/trasformazione di specie vegetali e/o razze locali, capaci di contribuire, oltre alla produzione di cibo di qualità, all’accrescimento delle stesse comunità coinvolte, al fine di consegnare alle future generazioni dignitose speranze di vita contadina. Non ci sono ricette per la soluzione a tutti i problemi, anzi, il percorso intrapreso risulta pieno di difficoltà, soprattutto di natura culturale. In questa fase epocale occorre lavorare, da subito e responsabilmente, sui i temi intrapresi, ovvero quelli del post 2020, quali la sostenibilità ambientale ed economica, uso responsabile delle risorse impiegate e adeguatezza e trasparenza delle remunerazioni degli attori di filiera coinvolti, etc.! ..crediamo di aver intrapreso la giusta strada.., ci auguriamo di percorrerla insieme ad altri agricoltori e allevatori ma anche con le stesse istituzioni locali e regionali sempre più affascinati e sensibili verso un mondo che suscita emozioni.
Domenico Di Matteo, Presidente S.E.I. Sul Sinni (Sostenibilità, Etica ed Integrazione)