Sono ripresi gli incontri sul territorio organizzati dall’Associazione Regionale Allevatori per accompagnare l’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Fanelli, a prendere contatti direttamente con gli allevatori per verificare l’andamento economico e produttivo messo in crisi dalla pandemia, ma anche per approfondire l’attività di assistenza tecnica e di consulenza che l’Associazione regionale allevatori svolge su tutto il territorio della Basilicata. Si è ripartiti, dopo il lungo stop forzato causato dal coronavirus, da un allevamento della Val d’Agri, quello di Domenico Angiolino che segue insieme alla famiglia una stalla di bovini da latte tecnologicamente avanzata e con particolare attenzione al benessere degli animali accuratamente custoditi. Poi è stata la volta di un allevamento di limousine, razza bovina da carne allevata allo stato semibrado sulla montagna di Viggiano dal giovane allevatore Giacomo Giannini che insieme agli animali attivamente tutela un territorio ambientalmente stupendo, ma che rischia di desertificarsi senza la presenza di questi “allevatori custodi”. Per un’intera mattinata sono stati affrontati i temi di una efficace azione epidemiologica per il benessere animale ed insieme è stata l’occasione per visionare un’attività innovativa sul controllo della fertilità dei bovini da carne attraverso un servizio veterinario di ecografia che l’Ara Basilicata sta implementando sull’intero territorio, sotto la guida di uno dei massimi esperti veterinari, il dottor Giuseppe Argiolas. La giornata ha visto la partecipazione anche dei maggiori livelli dirigenziali delle organizzazioni agricole regionali Coldiretti e Cia ed è stata ricca di momenti di conoscenza e di approfondimento, per i quali l’assessore Fanelli ha espresso il suo apprezzamento. “In tutte queste settimane, nonostante i disagi causati dal coronavirus – spiega il presidente dell’Ara Basilicata, Palmino Ferramosca – l’attività dell’Associazione non si è mai fermata, ma è andata avanti lo stesso. Ora, finalmente, possiamo tornare sul campo e, in tutta sicurezza, nel rispetto del distanziamento sociale, portare avanti iniziative finalizzate alla tutela dei nostri iscritti e a difesa della sicurezza alimentare che i nostri allevatori garantiscono da sempre a tutti i consumatori”.