Zona Franca Matera interviene nel dibattito sulle varie proposte amministrative offerte ai cittadini, chiedendo il riconoscimento di “Matera polo territoriale” in forza del ruolo di guida e di centralità che le città in genere devono avere rispetto al territorio di area vasta circostante e che grazie alla sua centralità Matera, cerniera tra la Puglia e la Basilicata deve vedersi riconoscere. Infatti come ci insegna e ricorda il prof. Patroni Griffi presidente della Sum City School intervenuto il 23 gennaio a Bari alla presentazione del testo di Claudio De Vincentis “Per un governo che ami il mercato” e già ospitato in Zona Franca nel 2018 da Ministro per la Coesione, le funzioni urbane (che non sono superiori rispetto alle funzioni rurali ma diverse) sono complesse e vanno da quelle residenziali, commerciali, industriali, turistiche a quella religiosa, culturale, politico ammnistrativa e di servizi avanzati. Afferma il presidente Giampiero De Meo : La complessità necessita di una pianificazione da parte delle città e della sua classe dirigente che deve acquisire la capacità di compiere quelle scelte strategiche finalizzate a realizzare e potenziare le infrastrutture materiali e immateriali al servizio delle imprese e dei cittadini, che esaltino queste funzioni e quindi che facciano riconoscere Matera polo attrattivo per l’intero territorio lucano, rispetto alle varie funzioni stesse. A partire dal polo formativo per i giovani nell’età dell’obbligo fornendo ad essi una prospettiva di formazione terziaria residenziale, non necessariamente universitaria, che li possa specializzare e formare secondo le necessità di innovazione delle imprese e li motivi a restare e a dare continuità alle imprese sane. Ad andare ai servizi avanzati digitali ed energetici, logistici, per la ricerca, il trasferimento tecnologico alle imprese del territorio. Senza dimenticare il ruolo di polo territoriale sanitario di Matera con Policoro, ben rappresentato nel recente intervento dell’Assessore alla salute e al benessere Cosimo Latronico in città alla presenza dei massimi dirigenti del servizio sanitario, nel quale ha illustrato lo sforzo di pianificazione regionale, unito all’impegno territoriale per dare le giuste e immediate risposte alla domanda di sanità (assunzioni, potenziamento strutture, formazione e specializzazione) e arginare la mobilità sanitaria “passiva” per tornare ad essere attrattivi anche rispetto alla vicina Puglia. Matera quindi Tecnopolo formativo tecnologico e sanitario, oltre che culturale che abbia la sua sede naturale nel polmone produttivo della Citta dove è ubicato il centro regionale di formazione professionale di via primo maggio, che va come proposto a più riprese da Zona Franca reso operativo, per essere tutto dedicato alla valorizzazione delle risorse umane e del brand “made in Matera”, sapendo utilizzare al meglio i fondi Pnrr e per lo sviluppo e la coesione in uno con le agevolazioni dell’area Zes e perchè Matera e il materano possano respirare a pieni polmoni- conclude De Meo- sia con il polmone culturale dei Sassi sia con il polmone produttivo del Paip.
Gen 27