La giornata del 29 gennaio, che, per iniziativa delle Associazioni nazionali Antiusura e su proposta di Altragricoltura, ha visto partecipare a Roma tante delegazioni all’udienza presso il Vaticano contro l’Usura, è stata anche una importante occasione e momento per fare il punto sulla grave situazione della crisi delle campagne. Tante rappresentanze di Associazioni autonome nazionali si sono riunite presso la Sala della Bandiere della sede del Parlamento Europeo, dibattendo sui contenuti e le proposte introdotte da Gianni Fabbris, Tano Malannino e Lino Martone. Sono intervenuti, portando il loro contributo di sostegno e di conoscenza, la parlamentare Europea Sonia Alfano, il sen. Giuseppe Lumia. il sindaco di Nisceni Francesco Larosa, la vicesindaco di Vittoria Concetta Fiore.
L’assemblea, nel confermare un giudizio fortemente critico su come tanti movimenti associativi delle campagne si sono divisi dando vita ad autonome iniziative che alla fine, si sono sostanziate solo come azioni di attenzione della pubblica opinione, senza raggiungere alcun risultato di cambiamento e di riforma, ha giudicato definitivamente conclusa e chiusa questa fase degli ultimi quattro anni e chiama a dare vita ad una fase nuova che riconquisti spazi e prospettive a quanti sono tuttora colpiti dalla crisi nelle aree rurali o esclusi dall’accesso ad un cibo sano e sicuro.
L’Assemblea si è conclusa lanciando la proposta all’unanimità di dar vita a un nuovo corso nelle campagne, formalizzandola come UNA NUOVA ALLEANZA PER LA TERRA con a base la prospettiva della Sovranità Alimentare. Un’alleanza rivolta a tutte le associazioni agricole autonome, alle associazioni ambientali che si battono contro l’inquinamento, alle associazioni dei consumatori. Un’alleanza che va costruita sui territori delle aree fortemente urbanizzate, dove si esprimono nuove consapevolezze per il fallimento del ciclo del precedente sviluppo e dove oggi, se non si recupera al cibo genuino e alla produzione agricola sana la terra che ci è rimasta, è in discussione la prospettiva stessa di vita degli esseri umani. Un alleanza necessaria per obiettivi di cambiamento economico e politico che non possono essere raggiunti dai soli addetti all’agricoltura, ridotti fortemente di numero, nonostante le dichiarazioni di rappresentanza di comodo fatte dalle OO.agricole tradizionali.
Un Alleanza che deve farci raggiungere, in tempi brevissimi, una nuova forma di Organizzazione Sindacale-Professionale Unitaria, anche in forma Federata, che superi l’attuale rappresentanza subalterna al potere economico e politico, chiuda per sempre con un sistema storico consunto ed egemonizzato dalla Coldiretti, verso cui non vi è alcuna funzione alternativa di CIA, Confagricoltura e Copagri. Una nuova Organizzazione di rappresentanza autonoma dai partiti e rispettosa delle tante identità nazionali, che apra a un nuovo rapporto di reciprocità professionale con piccolo commercio e artigianato.
Altragricoltura ha ricevuto il mandato di procedere in tale direzione senza attendere lunghi dibattiti di analisi e confronto ma a partire, nell’immediato, da un incontro urgente per migliorare e definire una piattaforma rivendicativa comune, dando vita a immediate iniziative di lotta e di sostegno alle tante vertenze territoriali,sul territorio nazionale che, senza superflui ulteriori commenti, sono indicative del grave precipizio cui si sta spingendo l’agricoltura italiana.
In proposito, Altragricoltura, chiederà un immediato incontro con il Governo, aperto ai rappresentanti di Associazioni già disponibili, per fare il punto sulla situazione e capire con chiarezza quali sono gli obiettivi di politica agricola governativa, a partire dalle emergenze, anche a proposito della fase critica aperta con le dimissioni della ministro De Girolamo.