Il turismo in Basilicata e nelle regioni del Sud d’Italia, specie secondo le rilevazioni di metà stagione, paga in un sol colpo un prezzo alto alla crisi, alle carenze infrastrutturali ed alla mancanza di un progetto nazionale di promozione del nostro Paese nel quale sia ben presente la valorizzazione del patrimonio naturale ed culturale del Sud. La vacanza va intesa ormai più come un diritto che come un lusso per pochi, e gli imprenditori di Assoturismo lanciano il progetto Sud Italy, sociale e low cost.
Assoturismo-Confesercenti, che fa proposte concrete ai Ministri Bray, Trigilia ed ai Presidenti delle regioni del Sud, lnciamo un forte appello al Ministero ed alle Regioni perché condividano un piano di sviluppo e di promozione per garantire una più lunga stagionalità e per offrire opportunità reali anche alle fasce meno abbienti attenuando le loro difficoltà di ordine economico. In tal modo si offrirebbero importanti occasioni di lavoro all’asfittico turismo interno, soprattutto nei periodi di destagionalizzazione. Si tenga presente – afferma Assoturismo – che lo scenario dei primi mesi del 2013 è davvero allarmante e che in realtà la stagione estiva può concludersi con perdite di fatturato mai registrate in passato”.
“Nei primi sei mesi dell’anno hanno chiuso nel sud tre imprese dell’alloggio ogni due giorni. E va peggio per le imprese di ristorazione, che scontano 146 chiusure al mese, circa 5 al giorno. Ecco perché – prosegue la nota – chiediamo al governo ed ai Presidenti delle Regioni del Sud Italia iniziative urgenti, e che questi territori vengano candidati in modo efficace a mete low cost e di turismo sociale”.
“Il Meridione deve saper andare oltre la stagionalità ed aggiungere ai flussi tradizionali anche quel valore aggiunto che può derivare dalla valorizzazione del turismo sostenibile e sociale – continua Assoturismo-Confesercenti – e di conseguenza ci appelliamo ai Presidenti delle Regioni meridionali affinché condividano un progetto per il rilancio del Sud in chiave di destagionalizzazione”.
“Se le previsioni 2013 segnano una netta flessione secondo i sondaggi eseguiti , con l’eccezione per le località turistiche mature e le strutture di lusso, non vanno ignorate le difficoltà per i turisti stranieri a raggiungere le località del Sud, contribuendo così ad acuire gli effetti negativi della crisi economica che sta già mietendo molte vittime tra i piccoli operatori ricettivi e della filiera”.
“Bisogna andare oltre la crisi, pianificare strumenti in grado di rilanciare il Sud come è stato fatto con successo in Spagna e in altri Paesi”, conclude la notai. “Si vada oltre la mera programmazione regionale, con iniziative molto spesso discutibili e disarticolate, e si condivida un percorso complessivo che rilanci e riqualifichi l’intero territorio, ridando speranza ad operatori e lavoratori del settore”
Lug 31
Sono stato iscritto per alcuni anni a Confesercenti di Matera e non sono mai stato convocato per una riunione di Assoturismo, né per una votazione, niente di niente. Ancora oggi non ho capito perché vi ero iscritto.
Sud Italy (che poi sarebbe meglio dire South Italy o Sud Italia) è un buon proposito ma Confesercenti dovrebbe provare a razzolare bene, altrimenti sono prediche gettate al vento.