Assunzione a tempo indeterminato di assistenti sociali, Fp Cgil Potenza: “Poche risposte da parte degli enti locali a pochi giorni dalla scadenza, un’occasione persa”. Di seguito la nota integrale
A pochi giorni dalla scadenza del termine previsto per comunicare al ministero del Lavoro e delle politiche sociali il numero di assistenti sociali in servizio a tempo determinato e la previsione relativa al 2023, ci risulta che non tutti gli ambiti abbiano dato corso a tale adempimento.
L’articolo 1, commi 797 e seguenti, della legge 178/2020 ha introdotto un livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale definito da un operatore ogni 5.000 abitanti e un ulteriore obiettivo di servizio definito da un operatore ogni 4.000 abitanti. In quest’ottica, ai fini di potenziare il sistema dei servizi sociali comunali, ha previsto l’erogazione di un contributo economico a favore degli Ambiti sociali territoriali (Ats) in ragione del numero di assistenti sociali (As) impiegati in proporzione alla popolazione residente. Il contributo è di 40.000 euro annui per ogni As assunto a tempo indeterminato in numero eccedente il rapporto di 1 a 6.500 abitanti e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 5.000; e di 20.000 euro annui per ogni As assunto in numero eccedente il rapporto di 1 a 5.000 abitanti e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 4.000. Il finanziamento, a valere sul Fondo povertà, ha natura strutturale e non riguarda solo le nuove assunzioni.
Un’opportunità imperdibile per gli enti, che permetteranno di effettuare assunzioni in deroga ai vincoli di contenimento di spesa del personale, non intaccando, così, la capacità assunzionale dei piani dei fabbisogni. A tali risorse si potrà accedere anche stabilizzando il personale che ha maturato i requisiti previsti dall’art. 20 comma 1 del D.Lgs. 75/2017, la cosiddetta Madia, e precisamente la maturazione di 36 mesi a tempo determinato.
Perdere questa importante opportunità rappresenterebbe una sconfitta, negando di fatto un rilevante investimento su un sistema integrato di salute sul quale, come FP CGIL, abbiamo sempre creduto, con danni per i lavoratori interessati e per tutta la comunità.
Chiediamo a tutti gli Ambiti di inviare gli atti necessari al Ministero e di farlo in fretta.