Assunzioni e stabilizzazioni in Sanità, Fp Cgil: “Bene incremento del limite di spesa, si utilizzino subito le risorse disponibili”. Di seguito la nota integrale.
L’incremento del limite di spesa per il personale delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, di recente approvato dalla Regione Basilicata, rappresenta una concreta risposta alle necessità di personale nel comparto della sanità, a partire dalla proroga dei contratti a tempo determinato onde consentire la stabilizzazione dei precari Covid sino alla possibilità di incremento dei posti che sono stati messi o saranno a breve messi a concorso.
Non a caso avevamo più volte sollecitato, da ultimo nelle scorse settimane, la necessità di dare seguito alle importanti novità introdotte dalla legge di bilancio 2022 rispetto alle misure da adottare in favore del personale della sanità. La legge di Bilancio, infatti, estende la possibilità di incremento del tetto di spesa al 2022 e agli anni seguenti (10% del differenziale del Fondo Sanitario Regionale) e definisce la possibilità di un ulteriore incremento del 5%, legata all’obbligo di adottare la metodologia di determinazione degli standard assistenziali ospedalieri per i relativi fabbisogni di personale di cui all’intesa Stato Regioni, ex Patto Salute 2019/21.
Di qui l’incremento di 3 milioni del tetto di spesa del personale del servizio sanitario regionale di Basilicata per il 2021, con ricadute positive sul Piano dei fabbisogni 2022, dove sono attualmente previste 1.244 nuove assunzioni.
Torniamo pertanto a chiedere l’immediata convocazione di un incontro all’assessore alla Salute al fine di condividere un percorso di potenziamento del sistema sanitario regionale e linee guida per le sue aziende in merito allo specifico iter per la stabilizzazione semplificata dei precari Covid, ovvero di quel personale reclutato in piena pandemia, a tempo determinato, nel sistema sanitario regionale e che ha dato il proprio contributo in un momento estremamente critico per la tutela della salute dei cittadini. La legge di Bilancio ha previsto, infatti, la possibilità di stabilizzazione di coloro che abbiano maturato almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022
Non sfugge l’importanza di queste misure, fortemente caldeggiate dalla Cgil, che possono dare una prima risposta a legittime aspettative dei tanti precari della sanità lucane dei professionisti che sono ancora fuori dal nostro sistema sanitario pubblico.
L’auspicio è che si superi quanto prima l’attuale regime dei tetti di spesa del personale arrivando alla definizione sul tavolo del ministero della Salute di metodologie che consentano la determinazione dei fabbisogni per l’assistenza ospedaliera e territoriale legati ad assicurare i livelli essenziali di assistenza e non unicamente al contenimento dei costi.