Sulla vicenda relativa alle assunzioni da parte di Geolog si registra l’intervento di Giannino Romaniello, Consigliere regionale della SEL. Di seguito la nota integrale.
“La vicenda riguardante l’assunzione dei geologi, ad opera della società Geolog che pur essendo lombarda ha sede operativa a Viggiano, ha veramente dell’incredibile, considerato che già alcuni mesi fa suggerimmo alla Giunta, ed in particolare all’assessore competente (Lavoro- Formazione), di affrontare il tema delle assunzioni alla Total, e non solo, seguendo l’iter adottato per quelle avvenute alla FIAT di Melfi”. E’ quanto sostiene il capogruppo SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello.
“La commissione tripartita, dove sono presenti tutte le parti sociali (Confindustria, Api, Confartigianato, Confcommercio, ecc.) oltre al Governo regionale, il cui assessore competente la presiede – afferma Romaniello -nel rispetto delle leggi vigenti in tema di mercato di lavoro, può normare le modalità di assunzione, essendo questa materia concorrente. Ai soli fini informativi, si evidenzia che definire una percentuale minima da assumere in Basilicata pari all’80% è possibile, tanto che nel caso FIAT, le regioni limitrofe fecero opposizione alla delibera della CR (Commissione Regionale per l’Impiego), il cui esito fu negativo. E’ possibile, quindi, imporre la percentuale minima per i lucani anche per le attività petrolifere secondo mansioni e profili professionali richiesti”.
Per il capogruppo SEL “è veramente singolare il comportamento di Total che, da una parte realizza il centro di formazione, da mettere a disposizione anche delle società ed imprese dell’indotto, per attingere alle risorse pubbliche regionali e dall’altro assume lavoratori fuori regione. Viene spontanea la domanda: ma la Total, nel predisporre i cosi di formazione (figure e profili) non conosceva il fabbisogno di manodopera per cui si sono formate figure diverse da quelle assunte nei giorni scorsi? Ancora una volta purtroppo si rischia di soccombere di fronte alle compagnie per non aver “osato” definire regole necessarie e possibili per tutelare gli interessi delle comunità interessate all’estrazione, unitamente a tutta quella lucana e nello specifico dei giovani laureati lucani”.
Assunzioni Geolog, Prinzi: messaggio scoraggiante per giovani laureati lucani
“Sulla questione delle assunzioni per le attività petrolifere siamo alla “politica del gambero”: la conferma della Total di investimenti per Tempa Rossa è un mezzo passo avanti, il ricorso della Geolog srl (con sede operativa a Viggiano) a geologi lombardi sono due passi indietro”. E’ il commento del consigliere provinciale di Potenza Vittorio Prinzi per il quale “è soprattutto inaccettabile il messaggio che il ‘metodo Geolog’ invia ai nostri giovani laureati, un messaggio di ulteriore scoraggiamento e quindi, di fatto, con l’invito ad andare via dalla Basilicata. E’ sin troppo evidente che la scusa della società lombarda di non essere a conoscenza dell’esistenza di professionalità, competenze specialistiche dei nostri giovani laureati, pur in presenza dell’Università degli Studi della Basilicata e di specifici corsi di laurea, non regge e ripropone, come sostengono i sindacati, l’urgenza di un protocollo occupazione per ogni tipologia di manodopera riferita alle attività petrolifere. Purtroppo – aggiunge – siamo fermi al Contratto di Sito che dovrebbe tutelare i lavoratori dipendenti di società ed imprese dell’indotto Eni e a Protocolli che però evidenziano troppi buchi neri. E’ stato sufficiente infatti che un’impresa avesse necessità di prestazioni professionali di alta competenza per escludere i lucani che, evidentemente, sono considerati manodopera di limitata competenza e qualificazione. La politica e le istituzioni – continua Prinzi – sono chiamati ad uno sforzo maggiore del passato per concretizzare insieme alla proposta sindacale quella di Confindustria per il Patto di Sistema per la filiera del petrolio. Non ci possiamo certamente accontentare della card carburante e dei 54 diplomati che la Total ha confermato di assumere a breve. In vista dell’entrata in esercizio di Tempa Rossa si pone con maggiore necessità ed urgenza l’esigenza di definire programmi di formazione e qualificazione professionale, per rispondere alla domanda di profili professionali delle società direttamente impegnate e di quelle subappaltatrici, prevenendo un secondo “caso Geolag”, e al tempo stesso potenziare i servizi dei Centri per l’Impiego a partire da quelli di Laurenzana, per il Sauro-Camastra e di Villa d’Agri, per la Val d’Agri, facendo in modo che le assunzioni passino da lì’.