Presso la Sala Consiliare della Provincia di Matera, al termine del corso da selecontrollore tenuto dall’A.T.C. A di Matera, in collaborazione con la Provincia di Matera e la Regione Basilicata, si è svolta la consegna dei tesserini e degli attestati.
A conclusione di un percorso formativo di 7 lezioni teorico-pratiche della durata di 4 ore ognuna tenute tra marzo e aprile 2015 e dopo aver sostenuto una prima prova a quiz, poi una prova orale ed infine una prova con arma ad anima liscia a 30 metri su sagoma di cinghiale ed una con arma ad anima rigata a 100 mt, sono risultati idonei 103 corsisti che hanno conseguito il titolo di “Esperti nel censimento e prelievo degli ungulati” (Operatore di selezione – selecontrollore).
Alla consegna degli attestati e dei tesserini hanno partecipato l’Assessore Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata Luca Braia, il Presidente ATC A Matera D’Andrea, il Dirigente Ufficio Caccia e Pesca della provincia di Matera Capua, il Presidente della Provincia di Matera De Giacomo, il Dirigente del Dipartimento Agricoltura Regione Basilicata Eligiato e il Funzionario del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata Gilio.
Durante l’incontro sono state affrontate anche alcune tematiche legate alle migliori risoluzioni da adottare nel settore. Soluzioni che non possono prescindere da un’efficace e scientifica attività di monitoraggio della fauna presente sul territorio regionale, dal ruolo e dalle funzioni delle cinque ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) di Basilicata, dalla stima e risarcimento dei danni agli agricoltori ed allevatori arrecati da fenomeni che da anni sono fuori controllo. E’ stata inoltre richiesta la revisione della legge in materia di caccia n. 2 del 1995.
“La consegna dei tesserini e degli attestati ai nuovi selecontrollori della Provincia di Matera – ha affermato l’Assessore Luca Braia a conclusione dell’incontro – è un altro tassello importante che si aggiunge alle azioni che la Regione Basilicata sta mettendo in campo per la lotta ai danni provocati soprattutto dai cinghiali. Abbiamo concesso una giornata di caccia in più nei mesi di novembre e dicembre, ripartito 150.000 euro alle due province per il rimborso agli agricoltori che hanno subito danni, dato il via alle attività di selecontrollo e abbattimento selettivo nei quattro parchi della regione e alla realizzazione di nuovi chiusini per la cattura, nel tentativo di iniziare a dare risposte concrete ad una reale emergenza che combatteremo con ogni mezzo.
Aumentare la platea dei selecontrollori, cacciatori esperti e preparati riguardo il prelievo dell’ungulato, contribuirà attraverso i prelievi mirati, da estendere anche fuori dalle aree protette, a limitare i danni alle colture e a garantire maggiormente l’incolumità pubblica. Il nostro obiettivo più ampio – conclude l’assessore Braia – rimane da una parte quello di intervenire sulle norme regionali che riguardano l’attività di prelievo della fauna selvatica, che può diventare, sul modello di altre regioni d’Italia, un vero fattore di sviluppo economico ed occupazionale oltre che elemento caratterizzante di un aspetto turistico-ricettivo. Dall’altra parte, l’obiettivo è quello legato alla creazione della filiera della trasformazione della carne di cinghiale in Basilicata.”