L’Assemblea ha inoltre surrogato il consigliere regionale Ignazio Petrone (Pd), che ha optato per la carica di presidente della Sel (Società energetica lucana) con Carmine Miranda Castelgrande.
Carmine Miranda Castelgrande subentra, in Consiglio regionale, a Ignazio Petrone (Pd) il quale si è dimesso dalla carica di consigliere regionale optando per la presidenza della Sel (Società energetica lucana). Petrone era a sua volta subentrato a Vincenzo Folino, eletto parlamentare nelle recenti elezioni politiche. La Giunta per le elezioni aveva rilevato la causa di incompatibilità tra la carica di presidente della Sel e quella di consigliere regionale. L’Aula ha votato all’unanimità la presa d’atto delle dimissioni e la surroga di Petrone.
Successivamente l’Assemblea ha approvato a maggioranza (con 14 voti a favore di Pd, Idv, Udc e Sel e tre astensioni di Gaudiano del Gruppo Misto, Mollica dell’Udc e Scaglione dei Popolari uniti, mentre il Pdl non ha partecipato al voto) il disegno di legge della Giunta regionale che detta disposizioni urgenti in materia di attività produttive. Il provvedimento prevede misure tese a favorire gli operatori economici in difficoltà che hanno ottenuto o chiesto agevolazioni regionali. In particolare stabilisce il differimento dei termini al 31 dicembre 2013 per l’ultimazione di investimenti nel settore turistico – ricettivo finanziati con le leggi regionali 16/1986 e 5/1993; l’accesso alle agevolazioni per i giovani imprenditori fino a 35 anni; il differimento dei termini per gli imprenditori che devono raggiungere gli indicatori occupazionali previsti; la rateizzazione dei crediti (72 rate contro le 36 attuali) di quelle imprese chiamate a restituire il contributo già ricevuto che hanno rinunciato all’investimento o che gli è stato revocato.
Sono intervenuti nel dibattito oltre all’assessore al ramo Pittella e al presidente della terza Commissione consiliare Romaniello, i consiglieri Mollica (Udc), Scaglione (Pu), Navazio e Singetta (Gruppo misto), Straziuso (Pd), Giordano, Pagliuca e Napoli (Pdl).
Approvazione ddl attività produttive, Pittella: è un atto importante.
L’assessore ha illustrato in Consiglio regionale le motivazioni che hanno indotto la Giunta regionale, nello scorso mese di marzo, a varare il provvedimento
“Il disegno di legge che prevede misure urgenti per il settore delle attività produttive, mette in campo una serie di agevolazioni destinate alle piccole e medie imprese in linea con le previsioni del decreto ‘Sviluppo’ varato dal Governo nazionale”.
E’ quanto ha dichiarato oggi in Consiglio regionale l’assessore alle Attività Produttive Marcello Pittella spiegando le motivazioni alla base del provvedimento successivamente approvato dall’assemblea.
“La Giunta regionale – ha detto Pittella – ha deliberato l’atto in una formulazione più complessa ed articolata già nello scorso mese di marzo. Per tale motivo – ha aggiunto – ritengo che le Commissioni e il Consiglio abbiano avuto tutto il tempo necessario per elaborare la soluzione presentata oggi in Consiglio che comunque avvia un processo di avvicinamento delle Istituzioni al modo delle piccole e medie imprese che chiede di essere supportato nelle sue difficoltà.
La relazione che accompagna l’atto – ha aggiunto l’assessore – illustra le previsioni del ddl, tra cui l’introduzione degli obblighi occupazionali assenti nel decreto ‘Sviluppo’ e una serie di azioni finalizzate ad evitare il default delle imprese ed i conseguenti danni economici, finanziari e occupazionali. Ed ancora: rateizzazioni più comode, interessi più bassi e la possibilità di non presentare obbligatoriamente le polizze fideiussorie. Mi sembra – ha detto Pittella – che il provvedimento, per quanto parziale, abbia i requisiti d’urgenza dando risposte immediate al momento difficile che il mondo produttivo sta vivendo. Chi verrà dopo di noi – ha concluso – dovrà lavorare per recuperare anche le altre previsioni che ad oggi non hanno avuto accoglimento”.
NAPOLI (PDL): DA DDL ATTIVITA’ PRODUTTIVE SOLO BUONE INTENZIONI
“Il ddl della Giunta in materia di attività produttive non rispecchia le aspettative del mondo dell’impresa ed anzi, come ha sottolineato in una lucida analisi il Presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma, delude profondamente le attese degli imprenditori”. E’ il commento del capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli.
“Il vero grande tema non è soltanto quello che, se fosse raggiunto sarebbe già un obiettivo encomiabile, di garantire gli attuali livelli occupazionali. A differenza di quanto accade con il Decreto Sviluppo del Governo, il problema è chiedersi come mai non si riesce ad incrementare la produttività delle aziende sul territorio. Solo ieri – evidenzia Napoli – Unioncamere di Basilicata ha stimato duemila posti di lavoro in meno in Basilicata entro la fine del 2013. E in proposito il monito del Presidente di Unioncamere Pasquale Lamorte perché la politica metta al primo posto in assoluto, per l’autunno, i temi dell’occupazione e dell’imprenditoria non va preso sotto gamba, perché ci attende un autunno molto difficile con il disagio sociale che monta. Dunque – e so di toccare un nervo scoperto – specie dopo gli ennesi dati economici allarmanti, la politica, anziché arrampicarsi sugli specchi dovrebbe avere la coscienza e la consapevolezza che quanto è stato messo in campo non ha prodotto gli effetti sperati. I ritardi sono sotto gli occhi di tutti, i vecchi programmi che risalgono a qualche decennio fa la dicono lunga sull’immobilismo di chi ha governato nel segno della continuità questa comunità e che avrebbe dovuto dare delle risposte al mondo produttivo. Se stiamo ai numeri, perché i numeri dicono pure qualche cosa, rappresentano la fotografia dello stato in cui versa il mondo produttivo, c’è ben poco da propagandare per un’azione di governo che ha lasciato nelle macerie il mondo produttivo, senza per davvero dare alcun orientamento allo stesso e alcun sostegno. Più che un’occasione perduta, come la giudica Confindustria, questo del ddl è il più classico caso del topolino partorito da quella che l’assessore Pittella vorrebbe spacciare per grande ed innovativa strategia, con il rischio che, per effetto di questo provvedimento, le imprese lucane possano trovarsi nella paradossale situazione di dover subire la revoca delle agevolazioni qualora riescano a conseguire, sia pure nel termine differito, il raggiungimento dei parametri previsti. Quanto alle cosiddette azioni finalizzate ad evitare il fallimento delle imprese lucane ed i conseguenti danni economici, finanziari e occupazionali mi pare – conclude il capogruppo Pdl – che siano più buone intenzioni ed impegni che concrete misure di sostegno a superare la crisi”.
I lavori del Consiglio regionale proseguono con l’esame della manovra di assestamento al bilancio di previsione 2013.“Una occasione perduta, che può compromettere ulteriormente la tenuta del sistema produttivo lucano”. Così il Presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma, ha commentato il testo del DDL – Disposizione Urgenti in materia di Attività Produttive – approvato dalla Terza Commissione Consiliare Permanente, nella seduta del 29 luglio u.s. ed in procinto di essere licenziato dal Consiglio Regionale. “Confindustria Basilicata – ha aggiunto Somma – aveva salutato con favore lo schema complessivo di DDL nella versione licenziata dalla Giunta Regionale lo scorso mese di marzo, rinvenendovi una impostazione coerente con le esigenze delle imprese e una logica pragmatica che si era già sostanziata nel decreto Sviluppo del Governo Nazionale (83/2012). Attese le condizioni di perdurante criticità della situazione economica delle imprese, Confindustria Basilicata aveva fornito puntuali indicazioni in merito alla calibratura oculata del provvedimento e, in tal senso, aveva individuato alcune soluzioni in grado di consentire il mantenimento delle agevolazioni alle imprese, sulla scia del precedente normativo nazionale”.“Dopo quattro mesi, purtroppo, dobbiamo constatare – ha detto Michele Somma – che il testo approvato dalla Terza Commissione di fatto segna un arretramento dell’articolato, che delude profondamente le attese degli imprenditori.
Il dichiarato respiro rigorista assunto, rischia di essere addirittura controproducente rispetto agli interessi delle imprese che hanno ottenuto agevolazioni per la realizzazione di investimenti produttivi e che, per gli effetti della crisi, non sono state in grado di rispettare tutti gli indicatori previsti, occupazionali e non”.
“Non vorremmo – ha proseguito il Presidente di Confindustria Basilicata – che, per effetto di questo provvedimento, le imprese lucane possano trovarsi, ad invarianza di scenario economico, nella paradossale situazione di dover subire la revoca delle agevolazioni qualora riescano a conseguire, sia pure nel termine differito, il raggiungimento dei parametri previsti. È per altro singolare registrare questa scelta della Terza Commissione che, rispetto a quella del legislatore nazionale, è certamente di minor favore nel presupposto, impossibile da dimostrare, che nei prossimi anni l’economia regionale possa crescere ad un ritmo addirittura superiore rispetto a quello ipotizzato a livello nazionale e, quindi, tale da consentire il raggiungimento dei parametri previsti”.
“Realisticamente – ha concluso Somma – non sarà così. Per questo, auspichiamo che il Consiglio Regionale possa riconsiderare le scelte maturate in commissione e predisporre un testo che sia in grado di supportare efficacemente le imprese che, in questi ultimi anni, hanno investito in Basilicata in uno ai lavoratori in esse impegnate”.