Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’Attivo di tutti i delegati UIL UILM di Stellantis e del suo Indotto alla presenza del Segretario Generale della UIL Basilicata Vincenzo Tortorelli e del Segretario Regionale UILM Basilicata Marco Lomio; una grande partecipazione e soprattutto un confronto costruttivo tra tutti indispensabile per avere ancora più chiaro il quadro industriale di Melfi.
Due sono i momenti da gestire che ovviamente si intersecano tra loro: il presente caratterizzato dall’utilizzo, purtroppo massiccio, dell’ammortizzatore sociale che certamente, soprattutto in questo momento di crisi economica e l’inflazione galoppante, pesa notevolmente non solo nelle buste paga dei lavoratori ma nel quotidiano comune; dall’altro il futuro è quello tracciato grazie all’accordo del 25 giugno 2021 che garantisce l’allocazione di 4 vetture elettriche nello stabilimento di Melfi.
Questo è il quadro in cui ci muoviamo e soprattutto da cui partire per fare meglio ed il meglio per i lavoratori; il meglio per i lavoratori significa realizzare tutte quelle cose necessarie per la tenuta occupazionale e dunque per il lavoro.
Ci troviamo di fronte non solo ad una rivoluzione industriale, caratterizzata non solo dal passaggio storico delle auto endotermiche a quelle elettriche ma anche ad un cambiamento epocale di un sistema di lavoro e della sua organizzazione.E non solo!
Il futuro che noi auspichiamo potrà realizzarsi allorché questa rivoluzione industriale venga accompagnata da scelte e soprattutto dalla realizzazione di tutto ciò che è necessario affinché si possano vincere le prossime sfide.
Sfide determinanti e fondamentali a partire dalle infrastrutture, dall’approvvigionamentodelle materie prime e non solo e ciò potrà realizzarsi in tal senso attraverso la necessaria creazione di una agenzia nazionale,cosi come già richiesto dalla UILM Nazionale; ma bisogna andare anche oltre,ovvero nel ripensare il concetto di auto non più nelle logiche del passato e nel presente ma soprattutto in quelle del futuro.
In tal senso la mobilità subirà cambiamenti notevoli, una mobilità sostenibile che vedrà l’auto ancora probabilmente protagonista di ciò; sicuramente in una veste nuova e certamente da ricostruire visto che il costo dell’auto elettrica è notevolmente superiore rispetto a quella endotermica. Non basterà dunque solo realizzare delle belle autovetture ma sarà necessario avere i volumi produttivi ai quali si potrà arrivare solo allorché si creeranno quelle condizioni economiche affinché le persone possano essere messe in grado di acquistarle.
Questa è un’altra partita fondamentale legate ad una rivoluzione che noi auspichiamo possa avvenire anche nella ricostruzione o nella riorganizzazione del concetto di vendita dell’auto.
Non bastano e non basteranno gli incentivi se il prezzo dell’auto rimarrà ancora quello di oggi; dovremmo iniziare a lavorare affinché il costo dell’acquisto dell’auto possa essere abbattuto proporzionalmente al reddito delle persone.
Una sorta di detrazione fiscale, già presente in alcuni Paesi, che sostiene l’acquirente e che soprattutto consente l’acquisto delle future macchine elettriche.
Dunque tanti sono gli spunti e le riflessioni dibattute durante il corso dell’attivo della UIL UILM di ieri in cui il Segretario Regionale della UILM Marco Lomio, nella sua relazione introduttiva, ha rappresentato il quadro odierno non solo industriale ma anche occupazionale.
Un quadro che vede ancora notevoli difficoltà anche a causa delle commesse e dunque degli appalti che non solo devono “trattenersi” a Melfi ma soprattutto a Melfi vanno allocate le nuove commesse e le nuove attività.
-30% dei lavoratori nel sistema elettrico è una percentuale acclarata da tutti, ma noi della UILM andiamo oltre nell’analisi, perché questa percentuale è un dato macro che ci da sicuramente l’idea delle difficoltà future ma noi dobbiamo necessariamente “calare” questa percentuale macro nella nostra area industriale: Stellantis, oltre a dover rispettare l’accordo del 25 giugno 2021, deve necessariamente allocare una quinta autovettura e ciò è fondamentale affinché si possa garantire la tenuta occupazionale complessiva; altresì è fondamentale che le auto allocate a Melfi possano essere destinate non solo al mercato europeo ma anche al continente americano.
Infatti il successo del progetto Jeep a Melfi è stato ottenuto grazie a vetture vendute nel mondo nella sua globalità… vetture globali ma realizzate nel nostro stabilimento.
È necessario altresì, azienda per azienda, senza fare il gioco delle tre carte, capire non solo i volumi produttivi ma soprattutto le attività allocate a Melfi affinché si possa avere prontezza delle possibili nuove opportunità.Nuove opportunità che dovranno necessariamente sopperire al calo delle attività che avremo certamente in alcuni settori a partire da quello della Logistica.
Stellantis infatti è ben diversa da FCA in tante cose e soprattutto nel concepimento e realizzazione delle auto e dei suoi particolari; se oggi si movimentano attraverso il settore della Logistica una moltitudine di attività, domani con le auto elettriche dovremmo chiarire, cosi come già richiesto, urgentemente con Stellantis il nuovo sistema di lavoro.
Tutto ciò è dovuto dunque ad un sistema di lavoro diverso, completamente diverso dal recente passato; dunque avremo tante difficoltà ma al contempo dobbiamo essere intelligenti a creare un Patto Sociale, un Patto di Sito, o meglio il Patto di Melfi che deve prevedere l’assoluta convergenza tra lavoratori ed attività: i lavoratori devono essere legati alle attività, cosi come diciamo da tempo; ma il Patto di Melfi deve prevedere che eventuali esuberi legati al nuovo sistema di lavoro dovranno essere riallocati lì dove si creeranno nuove opportunità di impiego. Ciò è fondamentale perché altrimenti ci troveremo con un quadro chiaroscuro: da un lato esuberi, dall’altro qualcuno potrebbe “partorire” l’idea di ridurre il costo del lavoro attraverso assunzioni di altro personale a costi vantaggiosi.
Per la UIL UILM è necessario ed è fondamentale preservare l’occupazione di oggi; non possiamo sbagliare in nessun modo, in nessuna scelta, per questo ogni cosa va ponderata e soprattutto legata ad una progettualità sindacale coerente ed integerrima. In tal senso non faremo nessun passo indietro e nessuno sconto a Stellantis per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro e la sicurezza dei lavoratori.
I populisti sindacalisti che vivono e vegetano e si autoalimentano sulle tensioni e le preoccupazioni dei lavoratori dovranno farsene una ragione; il sindacato è un’altra cosa: è proposta, confronto, partecipazione ma anche assunzione di responsabilità e noi come UILM, in questi 30 anni, cosi come ben detto dal Segretario della UILVincenzo Tortorelli, abbiamo dimostrato di essere non solo in grado di farlo ma soprattutto, anche negli eventuali errori commessi, non ci siamo mai nascosti dietro nessun alibi e soprattutto dietro le preoccupazioni dei lavoratori.
Ultima cosa e ci rivolgiamo al mondo politico territoriale e regionale: noi come sindacato, come UILM, siamo impegnati, grazie anche al supporto della Segreteria Nazionale, a rimodellare, riorganizzare, riqualificare Melfi tenendo ben presente che per fare ciò e per “riaccendere” Melfi è fondamentale il lavoro.
“Non utilizzate le giuste paure, i giusti timori dei lavoratori che sono carne viva di questo Paese per scopi diversi,come ad esempio le prossime campagne elettorali regionali e nazionali; la politica è una bellissima cosa che va esercitata per il bene comune e non è un fine per se stessi.”
Per la UIL UILM, Melfi è stata e dovrà essere ancora una opportunità per le nostre comunità e noi lavoreremo notte e giorno, come ben fatto in questi 30 anni, per realizzare il suo futuro.