Giovedì 21 luglio 2022 alle 9 nella sede Cgil di Potenza in via del Gallitello è in programma l’attivo dei delegati Fiom Cgil Basilicata dell’indotto Stellantis di Melfi. Saranno presenti la segretaria regionale Giorgia Calamita e i coordinatori nazionali Flai Cgil Guglielmo Massimiliano (componentistica) e Simone Marinelli (automotive).
“La Fiom Cgil – afferma Calamita – continua a sostenere che per affrontare la transizione elettrica, tecnologica, digitale e ambientale bisogna prevedere un piano straordinario che anticipi investimenti sul settore, prevedere piani di formazione e ammortizzatori sociali nuovi che garantiscano la tenuta occupazionale e salariale. Per evitare la deindustrializzazione della filiera produttiva dell’automobile è necessario attivarsi a tutti i livelli per una diversificazione delle produzioni e delle case costruttrici delle auto nel nostro Paese e nel territorio.
La transizione ecologica – prosegue – non può essere l’alibi della crisi del settore automotive: la responsabilità è da attribuire alle imprese che hanno accumulato un ritardo sulla ricerca e innovazione e ai governi che non hanno mai realizzato una politica industriale del settore, così come avviene in tutti i paesi Europei. Pertanto, oggi, non possono essere i lavoratori a pagare le mancanze di altri, non si possono peggiorare le loro condizioni di lavoro e di salario in nome della transizione.
La Fiom Cgil ritiene che in questa fase, diversamente dal passato, non si debbano perdere le opportunità che deriverebbero dalla transizione energetica; la concorrenza nel nostro Paese si dovrà necessariamente sviluppare mettendo al centro competenze e qualità del lavoro e aumentando i salari.
Il sindacato oggi – aggiunge Calamita – dovrebbe dimostrare molta coerenza e non fare solo proclami. Per rappresentare davvero le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori il sindacato deve svolgere il proprio ruolo, fare rispettare gli accordi che si sottoscrivono e non svuotare le fabbriche con licenziamento volontari e collettivi, altrimenti è tutta una finzione.
L’accordo di giugno 2021, che prevede la transizione elettrica a Melfi con la produzione dei quattro modelli, oltre a garanzie occupazionali e salariali per l’intera area industriale, va confermato. Oggi, invece, ancora non vi sono prospettive e visibilità produttive future per le aziende dell’indotto in quanto Stellantis non ha garantito loro le commesse facendo aumentare le preoccupazioni e il senso di incertezza tra i lavoratori che vivono ormai nella paura di perdere il posto di lavoro.
Riteniamo importante il lavoro svolto con la Regione Basilicata al tavolo permanente dell’automotive per assicurare il futuro dei lavoratori dell’area industriale di Melfi – precisa Calamita -. Oggi, tuttavia, è indispensabile proseguire il percorso con la presenza di Stellantis. La Fiom ritiene fondamentale, prima di procedere con qualsiasi altra iniziativa, il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, al fine di valutare insieme, in un calendario di assemblee, percorsi e le proposte sindacali necessarie a determinare un cambiamento concreto e prospettive future”.