Un piano straordinario per l’automotive che preveda investimenti nella transizione elettrica, tecnologica, digitale e ambientale, insieme a piani di formazione per i lavoratori e le lavoratrici, ad ammortizzatori sociali che garantiscano la tenuta occupazionale e salariale e a una diversificazione delle produzioni e delle case costruttrici delle auto per evitare la deindustrializzazione della filiera produttiva.
È quanto chiede la Fiom Cgil rispetto alla crisi del comparto e allo stabilimento Stellantis di Melfi. Nell’attivo che si è svolto oggi a Potenza – con la partecipazione dei coordinatori dell’automotive e della componentistica per la Fiom Cgil nazionale, rispettivamente Simone Marinelli e Massimiliano Guglielmo, e alla presenza della segretaria regionale Fiom Cgil, Giorgia Calamita – i delegati Fiom dell’indotto Stellantis di Melfi hanno espresso forti preoccupazioni sul futuro del sito produttivo e sulle ricadute nella logistica e nella componentistica.
“Tutto dovrà essere sostenuto dalle istituzioni locali e nazionali e dalle imprese, a partire da Stellantis – afferma Giorgia Calamita – che non potrà continuare a fare pagare ai lavoratori la crisi del settore nonostante le proprie responsabilità rispetto ai ritardi nella ricerca e nell’innovazione che, con l’assenza di una politica industriale del governo, sono oggi la causa determinante del dissesto industriale nel settore automotive.
L’acquisizione delle commesse per la componentistica – prosegue – è fondamentale per la tenuta occupazionale di tutta l’area, per cui è necessario che Stellantis confermi a Melfi l’accordo di giugno 2021 sulla transizione elettrica, accordo che la Fiom ha fortemente sostenuto a garanzia occupazionale e salariale per tutta l’area industriale di Melfi.
È necessario, inoltre, il rispetto gli accordi per evitare che le fabbriche si svuotino tramite licenziamenti volontari e collettivi. In proposito – aggiunge Calamita – invitiamo la Regione Basilicata a svolgere il proprio ruolo, prevedendo la partecipazione di Stellantis al tavolo regionale per discutere del progetto e del futuro dell’automotive a Melfi.
All’incontro di ieri a Roma, durante il quale è stata data conferma degli ammortizzatori sociali per i lavoratori Stellantis di Melfi – sottolinea Calamita – come Fiom Cgil abbiamo rivendicato la necessità di ricercare ulteriori strumenti di garanzia anche per i lavoratori dell’indotto. La Fiom Cgil – conclude la segreteria regionale – ritiene importante un’azione sindacale con il coinvolgimento di tutti i lavoratori del settore. Le assemblee sono fondamentali per unire le forze e per definire iniziative di lotta che concretamente dovranno garantire salario e livelli occupazionali, perché chi divide i lavoratori ha altre finalità”.