Questa mattina nell’Hotel Likos di Grumento Nova si è tenuto l’attivo dei delegati della Uil Uilm Val d’Agri, un importante momento di confronto per fare il punto sulla situazione delle commesse e delle attività Eni nel territorio, nonché per tracciare le priorità e gli obiettivi futuri dell’organizzazione sindacale.
L’attivo ha visto la presenza di numerosi delegati provenienti dalle aziende dell’indotto Eni. Gli interventi hanno evidenziato le problematiche attuali, sottolineando la necessità di definire un percorso comune per rispondere alle aspettative dei lavoratori e della comunità della Val d’Agri, in vista delle sfide che il territorio affronterà nel 2025 e oltre.
Un tema centrale è stata la richiesta di convocazione del Tavolo della Trasparenza, più volte sollecitato dalla UIL UILM, per discutere:
•La situazione estrattiva in Basilicata, chiarendo lo stato attuale e i progetti futuri.
•Gli investimenti promessi da Eni, come i cinque progetti presentati due anni fa, che risultano ancora insufficienti per affrontare le trasformazioni necessarie alla transizione energetica.
•La gestione responsabile della transizione, per evitare che i cambiamenti imposti dal Green Deal si traducano in una crisi occupazionale e sociale per il territorio.
“La proroga della concessione Eni fino al 2029 impone una gestione responsabile e trasparente, che deve coinvolgere tutti gli attori: istituzioni, aziende e organizzazioni sindacali,” ha dichiarato Marco Lomio, Segretario Generale UILM Basilicata. “Eni deve contribuire a scrivere una nuova pagina per l’industrializzazione della Val d’Agri, rispondendo concretamente alle esigenze del territorio.”
Un altro aspetto prioritario è stato quello della sicurezza sul lavoro, con il ricordo commosso di Gerardo e Franco , vittime della tragedia di Calenzano e di Luigi che ancora oggi lotta per la propria vita.
. La UIL UILM ha sottolineato il proprio impegno per:
•Rafforzare il piano di emergenza della Val d’Agri, che attualmente non garantisce risposte adeguate.
•Potenziare il presidio sanitario dell’ospedale della Val d’Agri, oggi privo delle risorse necessarie a gestire eventuali emergenze legate all’attività estrattiva.
•Riportare il servizio del 118 nella sede originaria, dopo il trasferimento al Comune di Viggiano, una scelta ritenuta inadeguata per garantire tempestività nei soccorsi.
“Un minuto può fare la differenza tra la vita e la morte,” ha aggiunto G . Galgano , Coordinatore della Uil in Val D’Agri: “La sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità assoluta, e non possiamo accettare che scelte sbagliate mettano a rischio vite umane.”
La UILM Basilicata ha ribadito che il futuro del petrolio in Val d’Agri e il futuro dell’intera regione sono strettamente connessi. Eni deve garantire investimenti reali e un dialogo costante con le istituzioni, le comunità locali e le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di:
•Gestire in modo sostenibile la transizione energetica, attraverso percorsi di ricollocazione e riqualificazione dei lavoratori.
•Pianificare una nuova fase di industrializzazione, che rafforzi il tessuto economico e sociale del territorio.
“La Val d’Agri ha contribuito enormemente alla crescita della Basilicata,” ha concluso V.Tortorelli, Seg Gen della Uil Basilicata . “Non possiamo permettere che venga lasciata indietro. Dobbiamo costruire una nuova visione che metta al centro il lavoro, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile per le generazioni future.”