L’impatto degli aumenti di TASI e TARI sulle famiglie materane è stato brutale, soprattutto in un momento particolarmente difficile per i redditi e per l’occupazione. E’ quanto sostiene in un nota la segreteria generale di Cgil Matera. Di seguito la nota integrale.
Nell’unico incontro convocato dall’assessore al Bilancio del Comune di Matera, il sindacato, unitariamente, aveva richiesto un supplemento di confronto per approfondire le modalità con le quali evitare l’attuale stangata, ben consapevole che un aumento simile non sarebbe stato sostenibile per i cittadini materani.
Sarebbe stato politicamente più corretto sforzarsi per individuare tariffe progressive per la TASI, rivedendo le attuali impostazioni e prevedendo più ampie fasce di esenzione e, anziché sostenere l’inevitabilità dell’ aumento di una tassa di scopo, quale la TARI, ripiegarsi a studiare come razionalizzare la spesa generale, senza colpire paradossalmente i nuclei familiari più numerosi e più deboli.
Il raddoppio contemporaneo di entrambe le tasse, senza che a questo consegua una politica di redistribuzione in termini di servizi ed esenzioni, è un atto di irresponsabilità grave di una classe politica che non si è sforzata di trovare soluzioni alternative, che pensa a fare cassa piuttosto che a migliorare le condizioni di vita dei suoi cittadini.
In campagna elettorale i vari sostenitori della attuale coalizione avevano sostenuto di voler dimezzare le tasse: perché prendere in giro l’elettorato?
Non è serio raccogliere voti sulla base di inconsistenti proclami nè si può sperare nell’assoluzione scaricando responsabilità sulla precedente amministrazione.
IL comune che interviene in ritardo, cioè a disastro avvenuto (delibere in ritardo, spedizioni in ritardo) non dovrebbe limitarsi a correggere le date di scadenza, ma dovrebbe prevedere una rateizzazione maggiore per le fasce più deboli e, contemporaneamente, avviare un urgente confronto con le parti sociali che serva ad evitare per l’anno 2016 lo scempio consumato per il 2015.
Le tasse si devono pagare ma la quadratura dei conti di bilancio non deve passare sulla pelle dei più deboli.
Si potevano fare altre scelte: anziché assumere professionalità esterne, con conseguente aumento dei costi del personale, si sarebbe potuto provare a valorizzare risorse interne.
Se il Comune di Matera ha preferito non percorrere questa strada, ciò non deve implicare, però, che la quadratura dei conti che non tornano passi attraverso la esclusiva vessazione, oltremodo, dei cittadini con incrementi insostenibili delle tasse locali.
Infine, solo aumentando la qualità e la quantità dei rifiuti differenziati si potranno abbattere realmente i costi del conferimento, attraverso modalità che introducano la tariffa puntuale, evitando di incidere alla stessa maniera sulle tasche del cittadino virtuoso e del cittadino maleducato.
È urgente avviare un confronto con le parti sociali sui nuovi appalti per la gestione dei rifiuti, degli asili nido, degli impianti sportivi, dei contenitori socio – culturali.
Sarebbe opportuno e utile non sottrarsi al confronto.
Attraverso un tempestivo confronto con il sindacato, che conosce i bisogni e i problemi della collettività e le criticità dei servizi pubblici di competenza comunale si potranno mettere in campo azioni positive per il miglioramento delle condizioni di vita dei materani.
Dic 08