Maurizio Grosso, Segretario Generale SiFUS, in una nota sottolinea i disagi dei lavoratori ex Tis ed Rmi e contesta la scelta del governo Bardi di approvare l’aumento per il personale di ausilio ai consiglieri regionali con un importo di circa 500 mila euro. Di seguito la nota integrale.
Mentre migliaia di cittadini devono decidere ogni giorno se mettere il piatto a tavola la mattina o la sera; mentre la disoccupazione, a prescindere dai dati farlocchi della Meloni, aumenta; mentre gli operai forestali precari, sfruttati e malpagati, non riescono a percepire lo stipendio puntualmente; mentre TIS e RMI vivono condizioni da terzo mondo, il Governo Bardi, con consenso bipartisan, ha il barbaro coraggio di approvare una legge che aumenta di quasi 500 mila euro l’anno le spese per il personale a disposizione dei consiglieri regionali.
Vergogna!
Solo la categoria dei pensionati della Cgil ha avuto la faccia di sollevare la questione e chiedere il referendum
Per il resto, Cgil, Cisl e Uil, evidentemente, per timore di essere esclusi dagli inutili tavoli istituzionali, rimangono in silenzio!
Il SIFUS rende noto che per amore della Lucania, a partire dai disoccupati e dai precari, farà il possibile per fermare questa vergognosa legge anche sostenendo, qualora sia tecnicamente possibile, il referendum avanzato dallo SPI.