“La condanna della Corte Europea di Giustizia nei confronti dell’Italia per l’incompleta applicazione dei principi Ue in materia di diritto al lavoro per le persone disabili, oltre a misure e provvedimenti che chiamano in causa direttamente il Governo nazionale, solo in parte contenute nel recente ‘dl occupazione’ che almeno snellisce procedure amministrative-burocratiche, deve rappresentare un monito anche per le Regioni come la nostra che, entro la fine dell’anno, dovranno completare le azioni attuative del FSE 2007-2013 per i diversi Assi di intervento tra i quali l’avvio al lavoro di persone con disabilità”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale Antonio Autilio ricordando di aver lavorato, nella precedente legislatura da assessore a Formazione-Lavoro ad un’Asse specifica ‘inclusione sociale’ del Programma FSE con una previsione di spesa complessiva nel sessennio 2007-2013 di 51,5 milioni di euro. Diventa necessario perciò monitorare l’andamento di spesa, individuare le motivazioni di quanto non speso e verificare con i Centri per l’Impiego e in sintonia con sindacati ed associazioni di tutela dei disabili quali sono gli ostacoli che ancora si frappongono e come superarli a breve-medio termine.
Da tempo – aggiunge – ci è stata presentata una proposta da parte di associazioni di volontariato sociale raccolte nel cartello ‘Independent-Living’ di destinare il bonus idrocarburi a tutti i residenti senza discriminazione alcuna e una parte delle risorse rinvenienti dalle estrazioni in favore degli anziani non autosufficienti e delle persone con disabilità. Una misura analoga – aggiunge – è promossa dal Progetto Match finanziato dal P.O. Val d’Agri che ha già visto l’attivazione di 64 work experience e che permetterà inoltre a breve termine ad altre 124 persone di beneficiare delle attività volte ad un loro inserimento lavorativo”.
Secondo Autilio “purtroppo abbiamo ancora molto da fare sul fronte lavoro ed istruzione: incide nel nostro Paese, tranne qualche esperienza esemplare, il concetto assolutamente errato che la persona con disabilità inserita nel contesto lavorativo sia meno produttiva degli altri lavoratori e quindi sia un peso che necessiti di assistenzialismo. E nel settore scuola-formazione, siamo indietro per l’effettiva integrazione scolastica nella scuola dell’obbligo non solo per la scarsità degli insegnanti di sostegno”.
”E’ evidente che nella battaglia avviata da tempo per incrementare le royalties petrolifere – continua – ho sempre pensato che i maggiori finanziamenti da parte delle compagnie debbano essere indirizzati anche a programmi e progetti per i ceti sociali più deboli tra i quali le persone a diversa abilità. Ciò non basta. Di qui l’impegno, in occasione dell’Assestamento di Bilancio 2013, ad uno sforzo ulteriore per incrementare risorse finanziarie quale segnale concreto, sia pure parziale, verso i disabili e nello specifico a garantire il diritto al lavoro”.
Tutte cazzata per noi andicappati non ci sarà mai niente, siamo solo un peso
Susanna