Automotive, Francesco Pietrantuono: lezioni dall’America e 3 suggerimenti per la Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Siamo da tempo abituati a suggerire azioni più incisive che per mero atteggiamento di contrapposizione il centro destra lucano non ha mai voluto prendere in considerazione, con ricadute negative per la nostra Regione. È stato il caso del cosiddetto bando “Non metanizzati”, infelice nome che dovrebbe essere allargato a tutti dando libertà di scelta È stato il caso del bonus gas che sconta a prescindere sai consumi e prescindere dal reddito. È stato il caso della trattativa sulla riconversione energetica dei distretti del Petrolio che non prevede nessun piano chiaro di dismissione e di riconversione con l’alto rischio di replicare la desertificazione fra qualche anno. Ed è il caso del settore automotive. Una vicenda talmente mal gestita da portare in crisi strutturale quella che era una delle più importanti aree industriali del mezźogiorno. L’America attrae investimenti grazie al grande piano di incentivi messo in campo da Biden. Accade così che per esempio la Hyundai investirà a Savannah per produrre auto elettriche in combinata con LG Energy Solution che si occuperà della produzione di batterie. Entrata in funzione prevista 2025, occupazione: più ottomila unità dirette e ventimila di indotto. 2 milardi, gli incentivi previsti per gli impianti a Savannah. Questa cifra, a maggior ragione se confrontata con i 30 milioni promessi dal Governo, dà la misura della sfida che bisogna affrontare. Chi si aspetta per staccare dal PNRR una misura almeno uguale? Primo suggerimento: chiedere risorse specifiche al governo nazionale per incentivi per l’area industriale di Melfi, mirati a tutta la filiera dell’elettrico e della softwarizzazione. Entro il 2027, la Francia punta a fabbricare un milione di auto elettriche sul suo territorio. Ma incentiverà tale obiettivo già da gennaio 2024 con un bonus ecologico per acquistare vetture elettriche. Un bonus mirato che premierà i modelli realizzati in Europa, tramite un punteggio sulle prestazioni ambientali complessive che penalizzerà le importazioni di veicoli dall’Asia. Atteggiamento molto più credibile del Governo italiano che si è limitato a chiedere a Stellantis lo stesso volume ma non facendo nulla per ottenerlo. Chiacchiere tante, risultati zero. Secondo consiglio: imporre al Governo un bonus elettrico anche più vantaggioso con lo stesso meccanismo mirato. Terzo consiglio: siamo la Regione che malgrado la politica si trova un impianto che produrrà solo veicoli elettrici. Non è forse vergognoso non dare nessun segnale credibile di accompagnamento? È cosi difficile modificare la misura per i “non metanizzati” in una misura per tutti inserendo tra le spese ammissibili anche la colonnina elettrica per auto? E magari in abbinata con una misura di leasing sociale per avere un’auto elettrica da 100 euro al mese, per i redditi più bassi. Auto ovviamente prodotte nello stabilimento di Melfi! Davvero bisogna arrendersi nella nostra Regione?