Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, esprimono la propria contrarietà per l’atteggiamento che Total sta tenendo in merito alla discussione circa l’avvio delle attività su Tempa Rossa.
Non è ammissibile che si continui a giocare sulla pelle dei lavoratori lucani e delle nostre comunità ponendo al centro di tutte le discussioni solo ed esclusivamente i propri interessi calpestando ogni cosa che gli si pari dinanzi. Il movimento sindacale, fin da subito, ha messo in campo un’azione di chiarezza e trasparenza chiedendo che si trovasse il giusto equilibrio tra estrazioni, lavoro, sviluppo del territorio e salvaguardia ambientale. L’esperienza già vissuta in Val d’Agri ci ha resi sempre più consapevoli che non si può prescindere da una discussione che parta dalla messa in campo di certezze e garanzie circa l’impiego di lavoratori lucani nelle attività dirette ed indirette su Tempa Rossa.
Invece, siamo costretti a rilevare che si è partiti con il piede sbagliato creando situazioni di grande disagio per i lavoratori lucani che Total ritiene di utilizzare come leva per raggiungere i propri obiettivi e risolvere i propri problemi.
Le segreterie regionali di CGIL-CISL-UIL non permetteranno mai a nessuno di prendersi gioco dei propri cittadini e delle comunità lucane per strumentalizzare discussioni che stanno prendendo una brutta piega. CGIL-CISL-UIL ritengono che solo attraverso il confronto si possano accelerare i tempi per l’avvio delle attività del Centro Olio al cui interno, sia chiaro, deve essere previsto, prioritariamente, l’utilizzo di manodopera locale e lucana.
È giusto che Total sappia, però, che prima di ottenere le autorizzazioni richieste e di avviare le proprie attività vadano condivisi i percorsi legati alle garanzie occupazionali attuali e future insieme ad azioni di sviluppo del territorio che vadano oltre le fonti fossili prevedendo l’insediamento industriale in Basilicata di nuove attività ad alto impatto occupazionale in settori dell’energia a basso contenuto di carbonio, attraverso autonome iniziative industriali ovvero tramite Contratti di Sviluppo.
Total non può sottrarsi al confronto ma deve calarsi nella realtà lucana e ricercare la condivisione di un percorso che deve vedere la partecipazione delle OO.SS., delle Istituzioni locali, dei cittadini e dell’intero territorio.
Da sempre abbiamo ritenuto che fosse necessario partire dalla capacità di assicurare il soddisfacimento delle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future a soddisfare i loro stessi bisogni. Questo implica l’adozione di un approccio che coniughi efficienza economica, tutela ambientale e considerazione delle ricadute sociali dell’attività produttiva.
L’ambiente può e deve essere considerato uno dei principali fattori emergenti non un elemento da barattare. Sia chiaro per tutti in primis per Total. Da vincolo imposto alle imprese, la tutela ambientale deve divenire un incentivo all’affermazione di settori nuovi e di grandi potenzialità.