La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, ha approvato l’avviso pubblico per l’affidamento in gestione a titolo gratuito del centro per la produzione di vini e spumanti di Barile.
Potranno produrre domanda le cooperative agricole e loro consorzi in grado di assicurare la valorizzazione e la commercializzazione delle produzioni agricole sui mercati nazionali ed esteri; le associazioni di produttori che abbiano come scopo prevalente la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli; le società di capitali che garantiscono obbligatoriamente a cooperative agricole o a consorzi la possibilità di partecipare la proprio capitale sociale e che abbiano come scopo preminente la realizzazione di iniziative produttive per la trasformazione, commercializzazione, promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli e loro derivati.
La concessione avrà durata di 20 anni. L’affidamento in gestione, a titolo gratuito, dell’impianto sarà disciplinato da apposita convenzione.
Le domande dovranno essere inviate entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso pubblico sul Bur e indirizzate al Dipartimento Politiche agricole e forestali, Ufficio Sostegno alle imprese agricole, alle infrastrutture rurali ed allo sviluppo della proprietà.
“Dopo 20 anni – sottolinea l’assessore Braia – la sede della cantina pubblica sociale di Barile, nell’area più prestigiosa per l’enologia lucana, sarà affidata a nuova gestione. L’avviso pubblico rimette al centro il ruolo delle cantine pubbliche sociali sul territorio come luogo strategico e fondamentale in cui tutti i produttori possono trovare la possibilità di conferire il loro prodotto nella direzione della collettività e dell’aggregazione. Il conferimento dell’uva e la successiva trasformazione in vini di qualità sono passaggi essenziali per arrivare su mercati dal potenziale sempre più significativo per l’economia della nostra Regione. Auspico quindi – conclude – una ampia partecipazione dei soggetti interessati che ci consentirà di individuare, tra le proposte che perverranno, il gestore e il piano di gestione che risponda meglio alla logica dell’innovazione, della partecipazione e della collettività per quanto riguarda la trasformazione, commercializzazione, promozione e valorizzazione del nostro vino e il cui programma delle attività sarà comunque verificato con cadenza biennale”.