“Autentica manna dal cielo perché mai come in questa fase le piccole imprese operanti nei cosiddetti settori tradizionali, che da noi sono quelli più consistenti e strategici per l’economia locale, hanno bisogno di aiuti”. E’ il commento di Confcommercio Potenza all’ Avviso Pubblico con misure di sostegno approvato dalla Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo, per favorire la ripresa dell’attività dei liberi professionisti e delle micro, piccole e medie dei settori dell’industria, dell’artigianato, del turismo, del commercio e dei servizi.
“Se ci fosse bisogno di avere dati aggiornati sulla difficile congiuntura economica che i titolari delle nostre aziende vivono sulla propria pelle – aggiunge Fausto De Mare, presidente Confcommercio Potenza – il dato dell’inflazione di settembre è peggiore delle attese (-0,6% congiunturale contro una stima di -0,2%) e l’errore è quasi interamente dovuto alle diminuzioni dei prezzi osservate negli ambiti della ricettività e della ristorazione che di solito in settembre mostrano leggeri incrementi, un indicatore negativo che va sommato al dato Istat sull’occupazione ad agosto.Per questa ragione, in attesa dei “più solidi” provvedimenti annunciati dal Governo nazionale, le nuove misure della Regione che si aggiungono al “Pacchetto Turismo” e all’Avviso Fondo Perduto a microimprese, rappresentano – continua il presidente Confcommercio – una nuova iniezione di liquidità e un contributo ad affrontare la ripresa”.
Confcommercio inoltre evidenzia “la particolare attenzione mostrata dall’assessore Cupparo per le piccole realtà produttive con meno di 10 addetti, che costituiscono il 90% del tessuto imprenditoriale regionale per le quali i provvedimenti restrittivi hanno imposto la chiusura o i rallentamenti delle attività, e continuano a registrare grandi difficoltà per la ripresa. Condividiamo – è scritto nella nota – gli obiettivi prioritari di migliorare i processi ed i prodotti, aumentare il livello di efficienza e di adattabilità al mercato ed accrescere la competitività”.
“Dal Governo invece – aggiunge De Mare – ci aspettiamo che provveda a tracciare un quadro di priorità che deve enfatizzare il ruolo degli investimenti pubblici e degli incentivi allo stimolo degli investimenti privati, anche attraverso il rafforzamento del ruolo degli investitori istituzionali. Le Linee Guida del Piano Nazionale di Ripresa indicano il turismo come settore strategico mentre dispiace rilevare che la parola “commercio” vi compaia una sola volta. L’accoppiata manifattura-esportazioni, più volte enfatizzata come driver di sviluppo economico e oggetto di comprensibile attenzione del Piano Nazionale, non deve indurre a trascurare, ad esempio, la prolifica e durevole unione tra servizi turistici in senso lato ed esportazioni di servizi, che contribuisce all’attivo della bilancia dei pagamenti.Le Linee Guida – a parere di Confcommercio – declinano poco, troppo poco, a differenza dell’A.P. della Regione, il legame decisivo tra innovazione e micro, piccole e medie imprese. Inoltre non si fa alcuna menzione nei documenti oggetto di analisi del mondo delle professioni. Insomma, mentre si paventa una recrudescenza della pandemia e si lavora per il benessere delle prossime generazioni, è opportuno tenere conto anche delle incerte prospettive di quella presente”.
Ott 02