Le aziende della Sezione Turismo di Confapi Matera protagoniste alla Borsa mediterranea del turismo, in programma a Napoli dal 5 al 7 aprile 2013.
“La presenza delle nostre imprese alla Borsa Mediterranea del Turismo (BMT) – dichiara il presidente della Sezione Turismo di Confapi Matera, Franco Braia – si traduce in una grande opportunità di promozione e valorizzazione dei nostri attrattori turistici all’interno di uno spazio che diventa ogni anno il punto d’incontro privilegiato degli operatori turistici provenienti da numerosi paesi stranieri”.
Numerosi sono infatti gli espositori, i buyers, gli operatori dell’incoming e dell’offerta congressuale, oltre che del turismo sociale, che partecipano alla Borsa Mediterranea del Turismo.
I tour operator, le agenzie, le catene alberghiere e gli hotel, le aziende di noleggio auto, i ristoranti e i servizi di catering, i complessi turistici, sono solo alcune delle realtà presenti alla Borsa Mediterranea del Turismo BMT, un evento pensato per fare incontrare la domanda e l’offerta turistica, per allacciare nuovi rapporti commerciali in un contesto altamente professionale.
“Il turismo – sottolinea Franco Braia – rappresenta per il nostro territorio uno dei settori che riesce ancora a contenere gli effetti negativi della crisi internazionale e che può offrire opportunità di crescita sotto il profilo professionale, economico e occupazionale.
La partecipazione delle nostre imprese alla Borsa Mediterranea del Turismo va letta anche come un’importante momento di formazione, grazie alla possibilità di partecipare a convegni e workshop tematici con esperti del settore provenienti dai paesi coinvolti nella manifestazione mentre la presenza dei principali buyer stranieri interessati al comparto turistico offre la possibilità di creare vantaggiosi incontri b2b e nuovi contatti commerciali per intensificare lo spostamento di flussi turistici verso il territorio materano”.
Turismo, Centro studi Thalia: “Tendenze positive dalla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli”.
Gli operatori turistici del Sud sono più avanti dei colleghi del Nord e soprattutto meglio attrezzati a reggere la crisi che continua ad addensarsi con fosche nubi anche sulla imminente stagione estiva. E’ la tendenza raccolta dal Centro Studi Turistici Thalia alla 17a edizione della BMT (Borsa Mediterranea del Turismo) in corso a Napoli che si rileva sempre più vivace e sorprendente. Intanto – come sottolinea il patron-organizzatore della Bmt Angelo De Negri (Premio Thalia 1998) – la manifestazione cerca in tutti i modi di mandare messaggi di incoraggiamento e speranza ad un turismo che non se la passa bene , ma che come ogni anno, apre la sua stagione di lavoro principale con l’inaugurazione della Borsa di Napoli.
Le incertezze, come è noto, non mancano e la rivoluzione in atto in tutti i comparti del settore non aiutano a sperare in meglio: utenza sfrenata su internet, distribuzione incontrollata, tecnologia diversificata ed in continuo cambiamento, metodologia di lavoro non uniforme sul mercato, tariffe al netto o al lordo, vettori che offrono tariffe a destra ed a manca, confondendo i network con i tour operator, hotel che pubblicano tariffe su internet più basse di quelle praticate nei contratti ai tour operator. Per le imprese del turismo è veramente un momento difficile.
Negli stand della Mostra d’Oltremare – sottolinea il presidente del C.S. Thalia Piero Scutari – non si respira aria di resa. Tutt’altro. C’è voglia di fare e di provare ad offrire pacchetti e servizi per tutti i target e tutte le tasche perché vacanza e turismo non sono un lusso ma opportunità di benessere. La differenza con la “prestigiosa” BIT di Milano è tutta qui: meno appariscenza e meno grandi Tour Operator e più proposte e più piccoli operatori.
E’ proprio la strada alla base del catalogo Basilicata presentato a Napoli dal T.O. Camartour con uffici ed agenzia viaggi a Potenza. Un catalogo che oltre alle località di vacanza mare del Metapontino e soggiorni a Matera contiene numerose proposte di itinerari natura-cultura-enogastronomia alla scoperta dei piccoli paesi dell’interno, dalle Dolomiti Lucane al Parco del Pollino. Nei contatti con gli operatori italiani ed esteri – spiega Giuliano Scavetta, Camartour (nella foto in basso) – verifico che quello che sino a qualche anno era riconducibile a semplice curiosità e vago interesse per l’offerta lucana di turismo si sta trasformando in primi contratti di acquisto di pacchetti tutto compreso. Il segreto è la flessibilità, oltre alla qualità, dei servizi che dobbiamo garantire, vale a dire dare risposte ad esigenze specifiche che provengono da famiglie, giovani, anziani, da gruppi di 50 o solo 10 turisti. Solo piccoli t.o. come il nostro – continua Scavetta – sono in grado di farlo garantendo in tutti i casi soluzioni testate. Al pubblico, sia esso Regione, Apt, Enti Parchi, Comuni, chiediamo solo di essere facilitati senza appesantimenti burocratici e il rispetto di impegni per la gestione-apertura di siti culturali e parchi.
Si pensi – sottolinea il C.S. Thalia – che nel 2011 i paesi dell’area del mediterraneo sono stati raggiunti da 306 milioni di turisti, quasi un terzo del totale degli arrivi internazionali nel mondo (980 milioni). Il clima d’incertezza legato alla crisi economica globale e agli eventi relativi alla primavera araba ha determinato però, nel 2011, una ridistribuzione dei flussi turistici: le destinazioni del medio oriente e del nord africa hanno perso rispettivamente circa il 31% e il 10% degli arrivi turistici internazionali (11 milioni di turisti in meno rispetto al 2010), mentre l’Europa ha registrato un incremento del 6,4% in termini di arrivi. Le mete europee hanno complessivamente registrato l’88% degli arrivi totali dell’area mediterranea, con 269 milioni di turisti, di cui 217 diretti verso le cosiddette ‘economie avanzate’ (71%) e 52 verso le ‘emergenti’ (17%). I cinque paesi più visitati sono stati Francia (79 mln), Spagna (57 mln), Italia (46 mln) Turchia (29 mln) e Grecia (16 mln).
Per quanto riguarda il Mezzogiorno d’Italia, si parla di una crescita di arrivi. Un dato da interpretare perchè una quota significativa del movimento turistico nel sud è da imputare agli stessi turisti meridionali. Perchè allora il mancato sfondamento nel mercato turistico mondiale? Secondo il rapporto Svimez le motivazioni andrebbero ricercate nella carenza di catene alberghiere internazionali, nel carattere stagionale della maggior parte delle attività, negli scarsi collegamenti diretti con aereoporti internazionali e nella carenza dei servizi di trasporto.
E il Centro Studi Thalia rinnova la candidatura di Matera sede dell’Osservatorio per il Turismo del Mediterraneo che si “sposa” perfettamente con quella di Capitale Europea della Cultura 2019.
Nella foto Giuliano Scavetta di Camartour