Azione profondamente discriminatoria nei confronti di cinque suoi dipendenti, di cui quattro donne, intervento di Margherita Perretti (Presidente Commissione regionale pari opportunità). Di seguito la nota integrale.
Mentre in questi giorni dibattiamo di piano strategico regionale e obiettivi di sviluppo della Basilicata, di necessità di superare i divari che affliggono la nostra regione come il resto del Paese, creando lavoro di qualità per giovani e donne con politiche adeguate, ecco che proprio una delle principali agenzie regionali, l’ARPAB, che dovrebbe essere tra i primi attori della transizione ecologica sul nostro territorio, diventa invece protagonista di un’azione profondamente discriminatoria nei confronti di cinque suoi dipendenti, di cui quattro donne. Ancor più grave che, dopo la pronta azione di diffida nei confronti del Direttore generale Tisci da parte della Consigliera regionale di Parità, Avvocata Pipponzi, i lavoratori abbiamo continuato a subire un vero e proprio mobbing gerarchico, un esercizio illegittimo del potere direttivo quasi medioevale.
Come Commissione Regionale Pari Opportunità chiediamo al Presidente Bardi di intervenire immediatamente, perché prima di parlare di obiettivi strategici dobbiamo dimostrare, come Regione Basilicata, di saper tutelare la dignità del lavoro e delle persone, il diritto delle cittadine e dei cittadini lucani ad eque condizioni lavorative, e di voler contrastare qualunque forma di discriminazione, nel pieno rispetto della normativa vigente. Sono le condizioni basilari, l’ABC di qualunque processo di sviluppo socioeconomico.