Con la legge di stabilità attualmente approvata alla Camera dei Deputati prima di essere definitivamente approvata al Senato, vengono azzerati i fondi destinati alle zone franche urbane. A suonare l’allarme è l’assessore comunale alle Attività produttive, Giovanni Scarola, che appena pubblicata la tabella allegato 5 alla Legge di Stabilità fra i documenti connessi agli atti parlamentari, ha preso carta e penna ed ha scritto al Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ed ai parlamentari lucani chiedendo, ognuno per le sue competenze, di intervenire urgentemente per evitare la cancellazione di 75 milioni di euro che erano destinati alle zone Franche urbane, e, quindi, al sistema delle piccole e medie imprese.
“Fino ad oggi – precisa l’assessore Scarola facendo riferimento a un articolo di stampa uscito il 14 novembre – la Basilicata non ha conosciuto “ l’esperienza della ZFU” che, seppur riconosciuta per legge, non ha beneficiato di alcun finanziamento. Occorre, pertanto, fare chiarezza per cogliere appieno una straordinaria opportunità per le pmi lucane. Infatti la possibile futura “esperienza della Zfu” della Basilicata ha come platea, al momento, le micro e piccole imprese localizzate in un ampio perimetro costituito dal tessuto produttivo della Città di Matera. L’azione isolata dei Comuni rientranti nella delibera Cipe del 2009 ma esclusi con il Dm Aprile 2013 ha portato, con la conversione in legge n.84 /2014 del D.L. 66/2014, al riconoscimento della Città di Matera quale beneficiaria della defiscalizzazione prevista per ZFU. Contestualmente l’art.22 bis autorizzò la spesa di 75 milioni di euro per il 2015 e 100 milioni per il 2016”. Un investimento che per il 2015, come è possibile vedere dalla tabella allegata, è stato completamente azzerato con conseguenze molto penalizzanti non solo per le imprese, che avrebbero potuto utilizzare importanti meccanismi di incentivazione, ma anche per i tanti giovani che avrebbero potuto beneficiare delle speciali condizioni previste per i residenti nel perimetro della zona franca”.
Alla luce di questa scelta che azzera il finanziamento, Scarola lancia una proposta al presidente Pittella: inserire nel perimetro della zona franca urbana ogni area a destinazione produttiva dei comuni della Basilicata. Ogni impresa ivi localizzata possiederebbe i parametri di legge e lo stesso bacino non supererebbe mai i 30.000 abitanti. Penso alle zone PIP della Val D’agri , alle aree artigianali e industriali della Val Basento , di Tito, Melfi, Lavello, Policoro, ecc. La Regione ha la possibilità di utilizzare e cofinanziare con una parte delle risorse di bilancio del capitolo sui Contributi alle Imprese, sul meccanismo del riconoscimento delle Zone Franche Urbane”. Infine, Scarola lancia un vero e proprio appello a tutti i parlamentari lucani: “Occorre ora essere vigili sull’iter di approvazione della legge di stabilità 2015 nella quale oltre ad essere state cancellate le risorse per il 2015 sono state dimezzate quelle per il 2016. Un appello quindi ai Parlamentari della Repubblica perché non facciano mancare come sempre il sostegno per il ripristino, in fase di approvazione della Stabilità 2015 , le risorse già stanziate con la legge 84/2014. La formula già operativa nel 2014 per le ventidue Zfu in Italia e approvata con la legge 84/2014 per la Città di Matera va estesa all’intera Basilicata intesa come tanti piccoli distretti produttivi . Utilizziamo al meglio e difendiamo le risorse già assegnate. La politica “ cambia verso” solo se smette di far vivere o meglio sopravvivere i suoi cittadini su annunci puntualmente smentiti dai successivi”.
Nella foto in basso la pagina della Gazzetta Ufficiale che conferma l’azzeramento dei fondi previsti per le Zona Franche Urbane.