Alle difficoltà in corso sul versante accoglienza-servizi (in primo luogo ristorazione) del turismo rurale, che in queste festività sono accresciute per gli effetti della diffusione dei contagi Covid-19, si aggiungono una serie di distorsioni contenute nel Bando della Regione Sottomisura 6.4.2 “Sostegno alla costituzione e sviluppo di agriturismi e fattorie multifunzionali”. E’ quanto sostengono Cia-Agricoltori e Turismo Verde-Agenzia Agrituristica Basilicata aderente alla Confederazione.
Il bando in corso di svolgimento, con scadenza al 23 gennaio prossimo, ha una dotazione di 10 milioni di euro e – a parere di Cia e Turismo Verde – contiene elementi di penalizzazione. Intanto produce una preclusione: per quanto riguarda gli interventi di adeguamento anche a favore di Fattorie didattiche e sociali molti operatori segnalano distorsioni riferite ai criteri di selezione. Accade che le Fattorie didattiche e sociali, pur essendo assimilabili agli agriturismi e svolgendo servizi di accoglienza e ludico ricreativi, anche per effetto di una Legge regionale particolarmente rigida e selettiva, pur in presenza di validi progetti di adeguamento, di fatto, non potranno accedere ai relativi benefici in quanto tecnicamente non raggiungono il punteggio minimo previsto da bando pari a 30 punti che rappresenta il livello minimo per accedere alla graduatoria dei progetti finanziabili. Una situazione che riguarda nello specifico tutte le iniziative e le fattorie operanti nei quasi 50 comuni classificati non montani della nostra Regione, territori nei quali gli agricoltori operano o vorrebbero attivare iniziative quali appunto le Fattorie didattiche o sociali.
Cia e Turismo Verde chiedono di correggere tale sbarramento prestando maggiore attenzione a queste realtà imprenditoriali e, in caso di risorse finanziarie che risulteranno residue, riaprire i termini del Bando rivedendo i criteri di selezione e prestando la necessaria attenzione a queste interessanti e utili iniziative di agricoltura multifunzionale che offrono importanti servizi, a partire dall’ unicità dell’ offerta di alcuni specifici servizi e attraverso modelli di accoglienza e ambienti di assoluta distintività.