Bando di reindustrializzazione, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm: “Nessun seguito”. Di seguito i particolari.
Questa mattina è stata inoltrata al dipartimento delle Attività Produttive, presieduto dall’Assessore Galella, una richiesta di incontro al fine di fare il punto della situazione circa i lavoratori dell’Ex Firema.
Il bando di reindustrializzazione, scaduto a metà dicembre, del sito ex Firema non ha trovato seguito.
Pertanto come Organizzazioni Sindacali chiederemo all’Assessore di riproporre il bando di reindustrializzazione e semmai, e questo lo auspichiamo, accompagnarlo con azioni concrete che consentano “l’avvicinamento” degli imprenditori e dunque di investimenti.
Auspicavamo, alla luce anche del licenziamento dei lavoratori, la cui cassa integrazione per cessazione di attività scadrà subito dopo Natale, l’interessamento di alcuni imprenditori al fine della reindustrializzazione, in sito o fuori sito, visto anche l’impegno finanziario regionale del bando di circa 4 milioni di euro.
È necessario, in ogni modo, trovare una soluzione occupazionale per i lavoratori perché la Naspi non è la soluzione e non sarà mai la soluzione.
L’unica vera soluzione è il lavoro e noi crediamo che, anche alla luce dell’accordo regionale circa la chiusura del sito di Firema, ci siano tante possibilità di nuovi investimenti sia nel settore ferroviario ma anche in altri settori al fine della completa ricollocazione dei nostri lavoratori.
PNRR, contratti di sviluppo, ZES, fondi Europei e tanta altra roba senza dimenticare le compensazioni petrolifere… eppure in questa Regione, nonostante le immense risorse disponibili, i lavoratori sono costretti ad ingrassare la lista dei disoccupati.