Giovanni De Meo, project manager di corsi di formazione professionale integrata superiore, in una nota denuncia la scadenza al 3 gennaio 2019 del bando “Efficienza energetica per tecnico superiore della gestione e verifica di impianti elettrici tra Basilicata e Puglia” e invita la Regione ad attivarsi per una proroga in modo da consentire una partecipazione più ampia dei diretti interessati. Di seguito la nota integrale con l’intervista rilasciata sul tema da Giovanni De Meo.
“Rischia di essere una falsa partenza l’unico percorso di Istruzione Tecnica Superiore ITS in efficienza energetica per tecnico superiore della gestione e verifica di impianti elettrici tra Basilicata e Puglia a causa della scadenza del bando fissata al 3 gennaio 2019.
Dopo anni di sperimentazione e di realizzazione di percorsi di formazione di Istruzione Tecnica Superiore in tutta Italia in tutte le aree strategiche (nuove tecnologie, efficienza energetica, ict, mobilità sostenibile, scienze della vita, cultura e turismo) per formare e professionalizzare venticinque diplomati che decidono di non laurearsi all’Università per anticipare l’inserimento nel mondo del lavoro con competenze immediatamente spendibili presso le aziende con la frequenza di un biennio di 2000 ore tra formazione teorica di cui 600 ore di stage, la Regione Basilicata ultima e unica in Italia ha licenziato finalmente un bando che assegnava rispettivamente 750.000,00 per 2 fondazioni ITS (per complessivi 1.500.000,00 di euro) una nel settore del Energia e l’altro nel settore dell’automotive made in italy. Vi hanno concorso tre partenariati (costituiti da istituti tecnici, enti di formazione, universita enti locali e imprese) con capofila tre Istituti tecnici professionali due di Potenza e uno di Matera il Pentasuglia. L’unico assegnato è stato l’ITS nel settore dell’efficienza energetica con capofila ITIS Giorgi con sede a Potenza per formare audite audite tecnici superiori per la gestione e verifica degli impianti elettrici di cui la Basilicata e l’Italia non ci sembra abbiano enorme bisogno.
Dopo il bando its Regione Basilicata Basilicata del 30 novembre 2017 le cui graduatorie sono state pubblicate il 7 agosto 2018 e che doveva avviare le attività entro il 31 ottobre 2018 è stato emanato un avviso assolutamente tempestivo e inadeguato con scadenza 3 gennaio 2019 dopo già una richiesta di proroga. Le domande dovranno infatti pervenire entro le ore 16,00 del 3 gennaio appunto con raccomandata a/r non fa fede il timbro postale. Il 7 gennaio ci saranno le eventuali selezioni se le domande dovessero superare le 25 unità e il 10 gennaio è prevista l’avvio delle attività corsuali. Per informazioni e modulistica è possibile consultare il sito www.itsbasilicata.info.
Cosa sono gli ITS?
In Italia gli ITS sono istituti di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica, che si costituiscono in Fondazioni di partecipazione e comprendono partenariati costituiti da soggetti sia di natura pubblica che privata. Seppur ultima in Italia c’è da dire che finalmente la Regione Basilicata dopo un lungo iter ha assolto ad un obbligo che la mette al pari delle altre Regioni italiane ed europee nel predisporre una offerta formativa che ha già in Italia 101 fondazioni attive e dal 2011 al 2017 a fronte di una iscrizione di circa 17.000 ha diplomato 8.000 allievi con un placement pari all’80% nei primi dodici mesi dal conseguimento del diploma superiore, e che ha contribuito ad elevare statisticamente la quota italiana di istruzione terziaria in quanto il diploma di tecnico superiore di 5 livello è inserito nelle statistiche appunto tra il livello di istruzione terziaria “laureati” che vede l’Italia buon ultima a livello europeo per percentuale sulla popolazione di “laureati” con la Polonia.
Quali sono le aree tecnologiche strategiche e da quali fattori è stata determinata la scelta dei due settori ?
La Regione si è riferita alla programmazione europea S3 strategia smart specializzation, al programma nazionale industria 4.0 e i cluster regionali che in Basilicata sono stati previsti anche se non ancora pienamente operativi nei cinque settori aerospazio, automotive, bioeconomia, energia e industria culturale Sia il settore dell’efficienza energetica che quello del Made in Italy Automotive non potevamo essere più opportuni e in linea con la programmazione regionale ma la Fondazione che eroga la formazione deve effettuare una analisi dei fabbisogni formativi delle aziende con la collaborazione diretta delle stesse che sono impegnate nei prossimi anni ad attuare la transizione energetica che mette fuori mercato i combustibili fossili oltre che renderli non più sostenibili da un punto di vista della qualita ambientale e sanitaria in cio l’Eni anzicchè l’Enea sono fortemente impegnate anche in Regione Basilicata.
Anche il settore dell’automotive e più in generale della mobilità sono strettamente legate alla trasformazione epocale che vede anche in Basilicata Fca anzicchè Ferrosud alla ricerca di nuovi mercati che necessitano di un piano industriale e di nuove professionalità
A tutto ciò si aggiungono anche i trasporti e la logistica per la realizzazione della Zes Jonica che avranno un ruolo importante insieme con la chimica verde.
Cosa doveva fare la Fondazione con la dotazione finanziaria ?
Deve dare attuazione al piano triennale delle attività presentato e approvato in fase di aggiudicazione che prevede rilevazione dei fabbisogni, azioni di orientamento in ingresso e in uscita, progettazione e attuazione dei percorsi formativi, accompagnamento al lavoro, formazione formatori e attività laboratoriali.
Matera e la sua provincia è tagliata fuori?
Non è un problema in se perché nel partenariato possono esserci altre realta anche della provincia di Matera con istituzioni di sedi distaccate. Il problema vero è il coinvolgimento delle imprese e del mondo produttivo.