La Coldiretti di Basilicata è venuta a conoscenza, alcuni giorni or sono e purtroppo soltanto dalla lettura dei giornali, di un bando dell’Ufficio Foreste, pubblicato poi sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata il 16 settembre, avente ad oggetto l’assegnazione in concessione di alcuni terreni agricoli, di proprietà della Regione, ubicati nella Foresta Grancia di Brindisi di Montagna, nella Foresta Cavone di Pomarico e nella Foresta Monticchio di Atella,
Si evidenzia purtroppo la mancanza di concertazione con le Organizzazioni Agricole ed, in particolare, con la Coldiretti di Basilicata, prima della pubblicazione del bando, soprattutto se si considera l’importanza che l’argomento ha avuto nelle varie interlocuzioni che in passato la Regione ha avuto con quest’ultima (ad esempio l’assemblea dei Quadri dirigenti di Coldiretti dello scorso 4 marzo ed il seminario sugli Usi Civici dello scorso 2 luglio, dove, tra i tanti argomenti, è stata dibattuta e proposta una soluzione alla tematica delle “concessioni dei terreni demaniali” consegnando contestualmente un corposo ed esaustivo dossier).
Il Presidente sezionale della Coldiretti di Potenza Giovanni Padula così afferma “Pur apprezzando la scelta di applicare le disposizioni sull’affitto dei fondi rustici anche ai “terreni demaniali o soggetti al regime dei beni demaniali di qualsiasi natura o del patrimonio indisponibile appartenenti ad enti pubblici, territoriali o non territoriali, ivi compresi i terreni golenali”, la Coldiretti non condivide la scelta di ricorrere al bando con procedura dell’offerta al rialzo mediante asta pubblica; scelta poco coerente con l’attuale situazione finanziaria delle imprese agricole”.
Secondo il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto “La normativa in vigore prevede, in caso vi sia una pluralità di richieste, la concessione mediante sorteggio, dovendosi però riconoscere preliminarmente la preferenza ai coltivatori, singoli o associati, insediati su fondi contigui al bene oggetto della concessione. L’Amministrazione Regionale è tenuta a non dar luogo all’asta pubblica, bensì a procedere al sorteggio tra quanti risponderanno all’invito a manifestare interesse in occasione della procedura di licitazione privata o della trattativa privata in base al canone indicato nel medesimo bando di gara, senza richiedere che su di esso vengano effettuate offerte al rialzo. Come Organizzazione abbiamo chiesto un incontro al Presidente Pittella, all’Assessore Ottati e al Dirigente del Dipartimento Agricoltura Oliva, per cercare di trovare una soluzione possibile al problema, previa sospensione del bando”.
Set 19