Ancora una volta la Basilicata viene mortificata con la sua esclusione dal bando per i tirocinanti della giustizia. Nella tarda serata di ieri, dopo anni di attesa, è stato pubblicato il bando per l’assunzione di 616 operatori giudiziari rivolto ai tirocinanti della giustizia.. Lavoratori che per anni sono stati utilizzati dai nostri tribunali con una retribuzione di soli quattrocento euro al mese e senza alcun trattamento previdenziale. Lavoratori che hanno vissuto nella precarietà per quasi dieci anni in attesa di essere stabilizzati ed entrare a fare parte di quegli organici della Giustizia di cui tanto lamentiamo la carenza. Su seicentosedici posti nessuno è stato destinato alla nostra regione: Milano (126), Roma (98) e Napoli (86) hanno fatto il bottino ma ci sono anche città più piccole come Catanzaro e Reggio Calabria con i loro 17 e 35 posti. Eppure noi abbiamo più di trenta tirocinanti in attesa di collocazione, che hanno, seppur con le poche risorse, messo su famiglia e che vedevano in questo bando la soluzione dei loro problemi. A fronte di una grave carenza di personale, da sempre denunciata, presso gli Uffici Giudiziari della regione, perché “dimenticare” questi lavoratori e la Basilicata? La verità è che questa è una regione che non fa più testo, che non ha rilevanza. La nostra classe politica è assente e sorda ai problemi dei suoi abitanti. Chiediamo al Presidente Bardi di intervenire portando a livello nazionale “la questione Basilicata” perché in una regione come la nostra, con un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 38%, non si può accettare questa ennesima discriminazione nei confronti di 34 lavoratori precari e dei nostri uffici giudiziari sempre più al collasso per carenza di organico.