“La lettera che il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte ha inviato al presidente Fic, Rocco Pozzulo, è il riconoscimento degli sforzi che specie in questa fase di pandemia tutti i cuochi italiani stanno facendo come quelli come noi impegnati nella V Settimana della Cucina Italiana all’estero e al tempo stesso un incoraggiamento a proseguire. Comunque Rocco ha fatto bene a sollecitare atti concreti che facciano seguito alle belle parole di incoraggiamento”. E’ il commento di Enza Barbaro, presidente Fic-Federazione italiana cuochi Romania-Moldava. Nella lettera scritta originariamente, Pozzulo chiedeva a gran voce aiuti per un settore in grave difficoltà soprattutto alla luce del secondo lockdown per bar e ristoranti. Si trattava semplicemente di una ripetizione di appelli fatti in pubblico a più riprese: il più forte quello che ha visto la Federazione al fianco della Fipe con la manifestazione in 24 piazze italiane al grido “siamo a terra”. E le parole del premier sono, sempre sulla carta, di fiducia perchè si è dichiarato pronto a condividere le proposte della Federazione e a collaborare fattivamente per il rilancio del settore. Quindi, la mano tesa in segno di aiuto. “Tuttavia, anche in un momento così complesso, nel quale ognuno di noi è impegnato a superare le difficoltà del presente, non intendiamo rinunciare a progettare il rilancio di un settore che rappresenta – a tutti gli effetti – un asse portante del nostro tessuto economico, oltre che della nostra identità. I ristoratori, infatti, sono veri e propri ambasciatori della sapienza e della ricchezza culinaria dell’Italia, che è apprezzata in tutto il mondo, e costituiscono un elemento qualificante dell’attrattività turistica del Paese. Per questo, il Governo attribuisce un valore strategico alla filiera della ristorazione e intende delineare, sin da subito, una prospettiva di rilancio, che passa senza dubbio anche per la vostra esperienza. In quest’ottica, Vi ringrazio per i suggerimenti e per le proposte elaborate, che costituiscono spunti utili per i prossimi interventi del Governo, ma soprattutto per lo spirito costruttivo e collaborativo che anima il vostro approccio e che risulta essenziale, in una fase così critica, per cementare la coesione della comunità nazionale. Sarò lieto di condividere ogni ulteriore vostra proposta per il breve e il lungo periodo, che il Governo valuterà certamente con attenzione”.
Di questi tempi ristoratori e albergatori hanno in effetti a più riprese contestato una mancanza di sensibilità.
Soddisfatto ma con moderazione visti i precedenti il presidente Pozzulo: «Siamo grati al Presidente del Consiglio per la disponibilità mostrata – dichiara – ma ora ci aspettiamo che dia seguito alle parole con aiuti concreti e non generalizzati che tengano conto dei sacrifici fatti finora e della drammatica situazione economica in cui versano tante piccole e medie attività, ulteriormente aggravata dal secondo lockdown e oggi al tracollo. Imprese familiari distrutte, colleghi che si sono uccisi di fronte all’impossibilità di pagare i debiti contratti per aprire la propria attività. Il nostro settore rappresenta una fetta considerevole della quota lavoro e dell’economia del nostro Paese, non può essere trattato come la ruota di scorta di un sistema che privilegia i grandi gruppi di interesse a scapito delle piccole imprese e delle numerosissime partite Iva che, vogliamo ricordargli, sono le principali sostenitrici del bilancio dello Stato».