Non c’è particolare sfiducia tra i giovani lucani rispetto a quelli di altre regioni, ma essi si sentono spesso ai margini, quando si parla di opportunità lavorative. In un mondo che cambia sono pronti a fare le valigie per proseguire gli studi universitari. Quasi la totalità dei giovani intervistati però manifesta la propria voglia di restare per lavorare nella propria terra di origine.
E’ quanto è emerso oggi a Potenza al “Barcamp Giovani, istituzioni e stakeholder: idee per il futuro in Basilicata” del Trend 3.0, al quale ha aderito la Regione Basilicata con l’Autorità di Gestione dei Fondi SIE Basilicata (2014-2020) – PAR Garanzia Giovani Basilicata.
“Dobbiamo investire nei settori che l’Europa ci indica e i cittadini devono saperlo, perché altrimenti tutti insieme sbagliamo direzione”. Così il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella dopo aver ascoltato le testimonianze raccolte dagli organizzatori.
“Non sempre c’è una totale sintonia nel ragionamento di merito – ha aggiunto – ma è indispensabile che non manchi mai il dialogo. Solo con gli incontri, gli scambi potremo comprendere ciò che accade nella società, e la politica non sempre ci riesce”.
Il presidente ha risposto ai giovani su agricoltura, turismo e sanità.
“La Basilicata – ha detto – non è più la Cenerentola di una volta, prima veniva confusa con altre regioni, oggi ha una sua identità ben precisa nel Mezzogiorno di Italia. Vogliamo accompagnare i ragazzi, nei diversi passaggi, rafforzando i corpi intermedi come sindacati e istituzioni scolastiche. La scuola non è un cuscinetto ma un ponte tra istituzioni e cittadini”.
Sulla digitalizzazione scolastica -ha ricordato Pittella – siamo secondi solo al Friuli. “Grazie al finanziamento messo a disposizione della Regione, non meno del 40-50 per cento degli istituti lucani, sarà una scuola 2.0. Si tratta di un investimento inedito e strategico in tutta l’Italia. Per le altre scuole realizzeremo almeno una classe avanzata”.
Il governatore ha ricordato che è in corso una stima dei fabbisogni economici per i laboratori, per i quali occorreranno circa 12 milioni, mentre altri 50 milioni saranno destinati alla sicurezza.
“L’Agricoltura è una scelta strategica per l’Europa- ha osservato Pittella. Investiamo 700 milioni, la maggior parte per l’agroalimentare. Si possono creare utilità per i nostri giovani, sapendo che nel metapontino oltre il 50% di manodopera proviene dalla Puglia”.
“Sul turismo – ha ricordato Pittella – si registrano numeri importanti: 2 milioni 245 mila turisti l’anno e con un aumento di 100mila (cittadini temporanei) l’anno. Anche Potenza, città non notoriamente turistica, ma votata a fornire servizi avanzati, ha guadagnato, negli ultimi 12 mesi, oltre il 4 per cento di maggiore presenza”.
Rivolgendosi ai ragazzi il presidente, dopo aver sottolineato la necessità di aumentare il numero di posti letto attualmente disponibili in tutta la regione, ha detto che “occorre mettere in rete le case abbandonate nei nostri centri storici, venendo così incontro alle richieste del mercato ed evitando che i turisti possano essere attratti dai centri della vicina Puglia come Altamura”.
Il Presidente ha poi fatto cenno al capodanno Rai, per evidenziare anche altri dati incoraggianti.
“A fine 2013 – ha sottolineato Pittella – il pil della nostra regione presentava il segno meno, mentre oggi siamo l’unica regione in Italia che – nel 2016- abbia fatto registrare un più 5,5%. Sappiamo che questo non basta perché di sicuro dobbiamo migliorare sul fronte della disoccupazione, in particolare quella giovani, ancora sotto la media italiana”.
Il presidente ha risposto alle domande dei ragazzi che aspirano a lavorare nel settore della sanità, in una regione che al momento non ha la possibilità di poter contare su una propria facoltà di medicina, ma al più su un corso di laurea in lingua inglese, realizzato di concerto con l’Università di Basilicata ed un altro Ateneo di fuori regione.
“Per tre volte, negli ultimi mesi, – ha detto – abbiamo assistito a difficoltà a reperire anestetisti, anche a causa della ‘concorrenza’ delle altre regioni. Per i nostri giovani le opportunità non mancano. Anche nel socio assistenziale. In Basilicata c’è un pullulare di privato sociale di qualità, a partire dalla gestione dell’handicap anche grazie all’investimento triennale di nove milioni di euro voluto, lo scorso anno, dalla Regione”.