Coprogettazione, cantieri veloci, eco-sisma bonus, pagamenti degli enti locali, formazione, riqualificazione dei borghi, edilizia abitativa cooperativa, credito, welfare, cooperazione di tipo b, adeguamenti istat e contrattuali, internazionalizzazione, ricerca in agricoltura, south working, imprenditoria femminile. Sono i punti principali lungo i quali si articola “Basilicata cooperattiva”, la proposta dell’Alleanza delle cooperative Basilicata (Agci, Confcooperative, Legacoop) per affrontare questa ulteriore fase di emergenza e rilanciare il tessuto socioeconomico lucano in vista della nuova programmazione e delle prossime misure di rilancio, anche valorizzando, qualificando e dotando finanziariamente la legge regionale 12/2015 e in modo particolare il fondo di rotazione avviato durante l’emergenza covid.
Il documento programmatico, presentato alla stampa nella mattinata del 15 dicembre e contestualmente inviato al presidente e agli assessori della Regione Basilicata, offre il punto di vista privilegiato dei cooperatori, ovvero di chi, in questi mesi di isolamento, è stato in prima fila poiché impegnato in “servizi essenziali” quali la cura e l’assistenza socio sanitaria, la produzione e la distribuzione di prodotti agroalimentari, i servizi e il credito, i trasporti e la sanificazione. “La cooperazione è la forma di impresa più capillare nella nostra regione: un presidio culturale, sociale ed economico presente in ogni singolo comune della Basilicata – sottolinea Giuseppe Bruno, presidente dell’Alleanza delle cooperative Basilicata – che si radica e resiste anche nelle aree più marginali e deboli e pertanto, meglio di altri, è capace di leggere e interpretare i bisogni delle comunità, di aiutare a tradurli in azioni concrete ed efficaci, attivando e favorendo una crescita e uno sviluppo sostenibili”.
Piano per il Sud 2030, Recovery plan, Next Generation EU, ma anche la nuova programmazione comunitaria, si presentano come un’occasione storica per il riequilibrio territoriale e per lo sviluppo dell’intero Mezzogiorno. “Per abbracciare in pieno questa opportunità e impiegare al meglio le risorse è indispensabile però una fase di coprogettazione, un nuovo patto tra pubblico e privato che tenga dentro istituzioni, forze politiche, organizzazioni imprenditoriali e sindacali”, aggiunge Innocenzo Guidotti, copresidente regionale dell’Alleanza delle cooperative. “Ci aspettiamo pertanto che la Regione modifichi l’impostazione e divarichi l’angolo di apertura nei confronti di chi chiede semplicemente di poter offrire il proprio contributo nell’interesse generale, cogliendo lo spirito propositivo che anche questo documento presenta”.
“Non dobbiamo consentire che l’attuale situazione emergenziale concorra all’ampliamento delle diseguaglianze e al peggioramento delle fratture sociali, territoriali, generazionali”, dichiara Giuseppe Nicola Crocco, copresidente dell’Alleanza delle cooperative Basilicata. “Promuovendo e sostenendo progetti di qualità soprattutto nelle aree interne è una delle modalità per arginare la crisi e mitigare la lacerazione sociale, l’aumento della povertà diffusa e il conseguente inasprimento di divisione tra le persone”. “Quella della cooperazione – conclude – è anche una proposta di coesione”.
Dic 15