Dopo anni vissuti a Nord e con carriere avviate, i fratelli Salvatore e Michelangelo Possidente sono rientrati in Basilicata scommettendo su una cucina moderna, con radici ancorate alle tradizioni e uno sguardo sul mondo
Una cucina che racconta la bellezza delle contaminazioni di terre lontane, legata alle tradizioni culinarie lucane e costruita su ponti che la collegano a culture diametralmente opposte. Dopo anni vissuti fuori regione, i fratelli Salvatore e Michelangelo Possidente, nostalgici di quei borghi sospesi nel tempo e di vallate tinte di verde hanno deciso di tornare in Basilicata e di ambientare nei locali del laboratorio di famiglia che conduce un’azienda di allevamento di cinghiale, “Timpa del cinghiale” a San Nicola di Pietragalla, un ristorante giovanile e moderno, il Santo ginepro food space. In cucina a sperimentare piatti ispirati alla stagionalità c’è Michelangelo, in sala il fratello Salvatore che dopo anni vissuti a Milano si è portato dietro la cultura del gin. Cosi, ha selezionato oltre un centinaio di gin da proporre agli ospiti per un percorso del gusto alternativo al tradizionale abbinamento dei vini che prevede anche il vino fatto nei palmenti, le grotte scavate nella roccia che caratterizzano il paesaggio di Pietragalla. Salvatore possidente nel podcast racconta come nasce l’idea di Santo Ginepro food space.
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