Dal Giappone a Matera la ricercatrice lucana Nicla Notarangelo conduce studi per mitigare gli eventi alluvionali allertando in tempo reale i cittadini. Di seguito i particolari.
Smartphone e telecamere per monitorare forti temporali e alluvioni per allertare in tempo reale le persone da eventuali pericoli. Questo in sintesi il lavoro condotto dalla ricercatrice Nicla Notarangelo dell’Università degli studi della Basilicata, premiata dall’Accademia pugliese delle Scienze nell’ambito della competizione 3A3M rivolta a neo dottori di Ricerca nell’ambito di diverse aree tematiche quali scienze applicate, scienze di base, scienze economico-giuridiche, scienze mediche e della vita, scienze Umanistiche. Un metodo basato sull’intelligenza artificiale per trasformare le fotocamere, gli smartphone e i sistemi di videosorveglianza in sensori di monitoraggio per intense precipitazioni piovose e alluvioni, soprattutto negli ambiti urbani. Un approccio basato sul ‘Deep Learning’ per monitorare le piogge intense nei bacini urbani utilizzando fotocamere generiche. Nell’ambito delle tesi sono stati anche condotti esperimenti nel simulatore di pioggia più grande del mondo, installato nel National Research Institute for Earth Science and Disaster Resilience (NIED) di Tsukuba, in Giappone. La ricerca continua nella sede della Casa delle Tecnologie Emergenti, nella Città dei Sassi, con lo sviluppo di nuovi esperimenti e app mobili per migliorare i modelli e promuovere la resilienza, nell’idea di smart city.
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