Una distesa che durante la fioritura si tinge di lilla e il profumo inebria i sensi. E’ “Tenuta Croglia”, il lavandeto situato a Baragiano scalo, nato dall’idea di Lucia Suozzo e dall’intraprendenza di suo marito Pietrangelo Croglia. Rendere produttivi quegli ettari di terreni abbandonati. Così i coniugi hanno iniziato a sognare e progettare il campo di lavanda. Nel 2020 su una superficie di 5 mila metri hanno impiantato 7500 piantine, numero destinato a raddoppiarsi l’anno successivo grazie al primo raccolto con una resa di 15 litri di olio essenziale di lavanda. “Libera la mente” recita un cartello appena si varca la Tenuta, invitando gli ospiti ad immergersi in un luogo di pace e tranquillità. Un piccolo angolo di Provenza che si presta come set naturale per fare fotografie, organizzare eventi, dove fare passeggiate tra le lunghe fila di fiori lilla, rilassarsi sulle colorate amache o dondolare sulle altalene nella zona relax, godere della frescura del querceto oppure sostare nell’area pic nic allestita con tavoli e sedute realizzate con pedane e balle di paglia all’insegna dell’ecostostenibilità o decidere di avventurarsi nel percorso trekking che costeggia tutto il perimetro della Tenuta fino ad arrivare ad un punto panoramico e godere dello spettacolo della natura. Inoltre, è possibile fare massaggi shiatsu, lezioni di yoga e di ginnastica sensoriale con personale qualificato ed esperto che collabora con l’azienda. Nel podcast, Lucia Suozzo racconta di come è nata l’idea, della rete con gli altri operatori come l’apicoltore di Pignola che ha portato le arnie a ridosso del lavandeto per produrre miele alla lavanda, del liquore, il lavandello, prodotto dall’azienda “La Fenice” di Baragiano, dei filari fittati per raccogliere fiori. Inoltre, si possono trovare i prodotti realizzati dalla raccolta della lavanda come saponette, oli essenziali, sacchetti profumatori, candele.
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