“Ottime notizie dal Salone internazionale del marketing ortofrutticolo di Berlino: il mangiare lucano piace. E ancor di più se è biologico e proviene dal Metapontino”. E’ il commento del capolista al Senato per il Centro Democratico Nicola Benedetto che aggiunge: “un ringraziamento va ai produttori del Metapontino e di Palazzo San Gervasio presenti a Berlino e alle loro organizzazioni per il lodevole lavoro che svolgono. Questa come altre fiere internazionali, a testimonianza che il valore della catena alimentare comincia dai campi, rappresentano occasioni per mettere in rilievo gli alti livelli di standard qualitativi e di sicurezza alimentare espressi dal comparto ortofrutticolo del Metapontino, derivanti dagli investimenti su ricerca e innovazione tecnologica, dall’adozione di un diffuso sistema di coltivazione e produzione rispettose dell’ambiente, dalle qualità delle singole produzioni che hanno portato a nuovi riconoscimenti sui mercati tedesco ed europeo.La Basilicatacon circa il 15 per cento della superficie agricola utilizzata coltivata con il metodo biologico, al secondo posto subito dopola Calabria, si conferma dunque regione di produzioni alimentari di qualità, anche se è ancora troppo limitato il numero delle aziende biologiche e di quelle con produzioni certificate Dop (Denominazione di Origine Protetta) e/o Igp (Indicazione Geografica Protetta.
La sfida oggi – continua – si gioca sulla strategia di sistema logistico per consolidare mercati dove le nostre produzioni di qualità sono già presenti, per raggiungere i mercati dei Paesi emergenti e per garantire ai nostri agricoltori singoli ed associati la giusta remunerazione. La novità, come ho avuto di segnalare in questi giorni, è l’accordo tra Regione ed Autorità Portuale di Taranto specie per l’export dell’ortofrutta fresca. Ma non basta: le produzioni agricole ed agroindustriali di alta qualità necessitano di una Filiera Territoriale Logistica basata sul porto di Taranto e sull’aeroporto di Pisticci, sull’adeguamento e il miglioramento della viabilità stradale e sull’istituzione di un mercato agro-alimentare all’ingrosso. Si tratta di puntare sull’agroindustria in stretta connessione con il Sistema intermodale e con i produttori agricoli del territorio in modo – evidenzia Benedetto – da attivare diverse unità operative, tra cui Centri di raccolta e prima lavorazione del prodotto agricolo locale; magazzini a temperatura controllata per il deposito di prodotti agro-alimentari; centri per la produzione di prodotti alimentari. In tale ambito potranno essere insediate anche altre attività connesse a produzioni agricole non tradizionali e non ancora presenti nell’area Valbasento-Metapontino come lavorazioni di fiori da destinare al mercato italiano ed estero e la trasformazione di piante officinali ed aromatiche da destinare al mercato alimentare e della cosmetica”.
“All’interno della filiera agro-alimentare intesa in senso ampio – sostiene ancora l’esponente del CD – si potranno avere altri interventi ‘industriali’ che possono integrarsi al sistema agroindustriale ed aggiungere contenuti tecnologici ed innovativi: produzione di innovativi imballaggi per alimenti compostabili; produzioni di reti, teli, tessuti e film per l’agricoltura non inquinanti e di facile riciclo; produzione di serre e sistemi produttivi per l’agricoltura realizzati con materiali e tecnologie innovative”.
“Oltre alla filiera agro-industriale – continua Benedetto – si potranno creare nuove unità produttive in diversi ambiti o potenziare le realtà produttive già esistenti creando un sistema territoriale in grado di dare vantaggi competitivi non trascurabili, tra cui la riduzione dei costi di trasporto, facilitazioni all’export dei prodotti, l’integrazione con un sistema a rete tra aziende plurisettoriali e infrastrutture di servizi. In sintesi, il sistema produttivo locale, in particolare il comparto agricolo-agroindustriale avrebbe certamente vantaggi dalla creazione di una Filiera Territoriale Logistica”.