“Oltre 4200 presenze registrate, più di 1000 bottiglie stappate, una media di 350 potenziali acquirenti presso lo stand: è questo il bilancio più che positivo per la collettiva della Regione Basilicata al Vinitaly 2017, sempre più rappresentativa del comparto vitivinicolo lucano, composta da 28 espositori tra cui tre consorzi, che ha visto crescere i contatti e l’interesse di operatori qualificati, buyer e visitatori appassionati di vino, enogastronomia e turismo durante le giornate veronesi.”
Lo comunica l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
“Una Basilicata ancora una volta accompagnata dall’hashtag #BereBasilicata che sintetizza il “Nunc est bibendum” Oraziano – prosegue l’assessore Luca Braia – e dal racconto di un territorio attraverso diversi canali comunicativi. Abbiamo avuto oltre 300 persone presso lo stand durante la visita del Vice Ministro Andrea Olivero che anche quest’anno ha accolto con piacere l’invito e l’occasione per salutare le nostre aziende.
Altrettanti finger food sono stati distribuiti nelle degustazioni di prodotti lucani e nelle diverse degustazioni vino in collaborazione con Federazione Italiana Cuochi/Unione Regionale Cuochi Lucani e Associazione Italiana Sommelier Basilicata. 1 quintale di fragole Candonga offerte da Carmela Suriano del Club Candonga hanno allietato i visitatori sia nel quotidiano aperitivo di fragole e vino presso lo stand che al ristorante della fiera, “Il Goloso”, dove sono state protagoniste dei dessert.
Il Vinitaly è per noi – sottolinea Luca Braia – una grande vetrina e occasione di confronto attraverso un percorso condiviso di comunicazione della qualità del nostro vino e della Basilicata come sistema e come eccellenza, che viene attestata come fortemente correlata al nostro territorio ed a quello che sappiamo esprimere. Abbiamo oggi, finalmente, un format partecipativo e un allestimento elegante che ci caratterizza, insieme alla scelta vincente di una postazione strategica in fiera. Ma anche una comunità che ha voglia di cogliere la grande occasione di Matera 2019 e l’opportunità enorme che ne consegue per il turismo e per il nostro sistema agroalimentare. In Fiera, tra i diversi appuntamenti, ho avuto modo di incontrare il responsabile Antonio Apollonio di Assoenologi con l’obiettivo di portare il congresso italiano in Basilicata ed in particolare a Matera, nel 2019.
La riscoperta di una Basilicata che il pubblico ritrova e riconosce passa attraverso i numeri forniti dagli stessi produttori, che hanno dell’incredibile, per capacità di penetrazione dei nostri vini sui mercati esteri se pensiamo, in proporzione, a quanto siamo piccoli. Il vino è l’ambasciatore della nostra regione nel mondo, un comparto che quindi dobbiamo sempre più sostenere ed accompagnare. Ci stiamo dotando di tutti gli strumenti utili per caratterizzare una nuova fase di promozione: il libro fotografico che l’Enoteca Regionale ha presentato ne è solo un esempio.
La forza di una fiera in collettiva sta nel socializzare i momenti di crescita: i produttori lucani possono finalmente sentire accanto una istituzione capace di creare momenti di aggregazione, presentazione e coordinamento.
Grande successo, infatti, anche in termini di attenzione mediatica, sia per la Degustazione organizzata del Consorzio di Tutela dell’Aglianico del Vulture e condotta da Laura Donadoni, famosa Wine journalist and Wine Educator, che per la presentazione del libro “Basilicata in Vigna a cura dell’Enoteca Regionale Lucana con l’Editore Andrea Zanfi e il giornalista del Gambero Rosso Marco Sabellico che ha condotto anche un altro talk con degustazione sempre presso lo spazio istituzionale della collettiva regionale.
Due i seminari organizzati insieme ad Alsia: “Storia di uomini, vini e territori” organizzato da Alsia con la presenza di Piero Antinori, Presidente Onorario Marchesi Antinori e la “Degustazione vitigni autoctoni lucani” quali Colatammurro (Rosso), il Damaschino (Bianco spumantizzato), l’Aglianico Bianco (Bianco), il Giosana (Bianco) e il Santa Sofia (Bianco).
Più di 2000 visualizzazioni delle dirette streaming sul sito basilicatainfiera.com e sul portale della Regione Basilicata, rilanciate attraverso l’hashtag #BereBasilicata sui canali social ComeToBasilicata (Twitter, Facebook, Instagram) oltre che sui profili e pagine di Luca Braia e di Caterina Policaro che ne ha curato la gestione e la regia.
Oltre 63mila persone, infatti, sono state raggiunte dai 181 post della pagina Facebook ComeToBasilicata, 11.700 solo sulla mia video intervista in merito al bilancio della presenza lucana a Verona. A cui si aggiungono altre migliaia di visualizzazioni sugli altri profili e pagine messi a disposizione ed utilizzati per narrare la presenza della Basilicata al Vinitaly (Luca Braia, Caterina Policaro, aziende vitivinicole lucane presenti sia nella collettiva che con spazi autonomi) ed ancora, oltre 900 tweet e 120 foto Instagram contenenti #BereBasilicata, oltre 40mila impressions solo sui tre profili principali e centinaia di “mi piace” raccolti dai profili delle singole aziende soprattutto su Instagram ed innumerevoli retweet anche da parte dello stesso Vice Ministro Andrea Olivero che ha continuato a seguire con interesse la narrazione della collettiva lucana al Vinitaly.
La Basilicata, ancora, presente anche con il Premio Angelo Betti Benemerito della Viticoltura 2017 – Medaglia Cangrande assegnato a Ruggiero Potito della Tenuta I Gelsi e nell’ambito del Wine2digital “Una nuova generazione dell’Aglianico del Vulture si affaccia al comando” durante la quale si sono confrontati con il giornalista Ian D’Agata i giovani trentenni lucani, nuove leve di produttori di 10 grandi Aglianico del Vulture. Protagonisti in parallelo anche nella guida Oli d’Italia 2017 del Gambero Rosso che ha premiato con Tre Foglie le tre aziende: Vincenzo Marvulli di Matera per Cenzino Monocultivar Coratina Bio, Porsia di Bernalda per Oro di Porsia e Frantoiani del Vùlture per Vù Monocultivar Coratina.
Ben 9 titoli lucani – conclude l’assessore Luca Braia – sono stati premiati con il 5 STAR WINE del Vinitaly 2017, che paragonati con i 12 della vicina ma molto più grande Puglia, ci fanno sentire veramente orgogliosi della qualità che sappiamo esprimere con soli 6 marchi tra Doc, Docg e Igt (1.300 ettari destinati su 5.196 ettari di superfici vitate), 4.000 aziende viticole, una produzione di 86mila ettolitri, un valore stimao per il settore vitivinicolo lucano pari a oltre 23 milioni di euro e un trend di crescita positivo pari al 13,3 per cento”.
Apr 19