Il 10 e l’11 febbraio 2020 il direttore dell’Apt Basilicata, il materano Antonio Nicoletti, sarà presente nello stand dell’Apt Basilicata allestito alla Bit di Milano. Di seguito l’intervento inviato alla nostra redazione.
BIT di Milano, Antonio Nicoletti (Apt): “Da Matera al futuro, per una nuova Basilicata Turistica”
Dopo il 2019, l’anno che ha stabilmente segnato la presenza di Matera nella geografia internazionale delle destinazioni turistiche, la Basilicata si propone al mercato con la consapevolezza di essere una regione non più soltanto “da scoprire”, ma da frequentare e conoscere a fondo. Una terra in cui farsi accompagnare e lasciarsi accogliere dall’ospitalità della sua gente. Un luogo vicino e lontano al tempo stesso: abbastanza “vicino” da poterlo raggiungere facilmente anche solo per un weekend; abbastanza “lontano” dalla contemporaneità da saper dare, nella sua disarmante bellezza, quel sollievo allo spirito che soltanto i luoghi “veri” possono dare. La Basilicata conserva, e mostra a chi la visita, tradizioni antiche, ma la lezione di questi mesi appena trascorsi è che al mantenimento di antichi valori qui si accosta, con estrema naturalezza, la capacità di innovare. Ed è proprio all’innovazione nel linguaggio e negli strumenti del marketing turistico che è dedicata l’iniziativa di apertura dello stand della Basilicata alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano. La BIT, che quest’anno si terrà dal 9 all’11 febbraio, vede la presenza dell’APT Basilicata con uno stand tutto rinnovato, in cui la scelta delle immagini e degli strumenti di comunicazione, pensata per un viaggiatore al passo coi tempi, si affianca all’uso di materiali tradizionali come il legno e il tufo. Storia e contemporaneità, tradizione e innovazione, si accompagnano alla cura dei dettagli, la stessa cura che il sistema dell’accoglienza regionale riserva ai viaggiatori. La Basilicata, nel 2020, offre un prodotto in cui istituzioni pubbliche e operatori privati, a partire dall’esperienza di Matera 2019, hanno il comune obiettivo di consolidare il posizionamento sul mercato e di trasferire i benefici del brand a tutto il territorio regionale, nel suo variegato ventaglio di prodotti.
Esistono poche regioni al mondo in cui è possibile trovare a distanza di pochi chilometri un’offerta così varia e attrattiva: dai centri storici al mare, dalla natura incontaminata al patrimonio storico-artistico e religioso, dall’avventura all’arte contemporanea. E in Basilicata, al patrimonio materiale e immateriale si affianca quello costituito dalle persone, dalle imprese, dalle istituzioni. Come APT intendiamo favorire la collaborazione e il protagonismo attivo dei diversi attori del territorio, perché il prodotto turistico è per sua natura l’espressione di un sistema territoriale in cui ciascuno fa la sua parte.
È proprio questo lo spirito con cui l’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata organizza e coordina la presenza del sistema turistico regionale in una delle vetrine di principale visibilità internazionale. Si parte dunque dalla reale potenzialità di prodotto che la Basilicata può offrire al mondo, affiancando all’ormai nota Matera una regione a particolare vocazione per lo slow tourism, i cui antichi borghi offrono, oltre alla qualità dell’accoglienza, un patrimonio unico dal punto di vista storico, naturalistico e paesaggistico. Questo patrimonio si esprime in particolare nella rete dei Parchi, che strutturano l’offerta della Basilicata “verde” nella regione con maggior superficie protetta per abitante.
Una condizione di base, necessaria ma non sufficiente, su cui poggiare il carattere motivazionale che deve spingere il potenziale turista prima ad interessarsi della Basilicata e poi a diventare protagonista di un’esperienza di viaggio. In questo la Basilicata punta, tra le altre cose, sulla sfida della fruizione adrenalinica della natura, che da anni si è andata via via consolidando attraverso, ad esempio, il volo dell’Angelo, il Volo dell’Aquila, il Ponte alla Luna, esempi di nuove modalità di fruizione che coniugano l’experience unica con un contesto paesaggistico affascinante e che pone l’offerta outdoor della Basilicata tra i principali elementi su cui puntare per il futuro.
Proprio la promozione della “vacanza attiva” punta ad essere un elemento caratterizzante dei prossimi anni, con un occhio rivolto alle diverse tipologie di mercato potenzialmente interessate.
Le caratteristiche del territorio consentono di diversificare prodotto e promozione, tra cicloturismo, mototurismo, camperismo, e poi equiturismo, walking, trekking, rafting, sport invernali ecc., sapendo che il territorio deve poter fornire risposte di qualità a un’utenza esigente ed esperta.
Negli ultimi tempi è in crescita anche la motivazione sportiva, come hanno dimostrato le esperienze nell’area del Metapontino; ed è su questo terreno che ha deciso di misurarsi Potenza, che sarà Città Europea dello Sport nel 2021, affrontando la sfida di saper coniugare questa opportunità al miglioramento dei servizi di accoglienza e ricettività.
Esperienza, per il turista contemporaneo, è anche enogastronomia e la Basilicata si gioca a tavola una partita speciale, in virtù della straordinaria varietà delle tradizioni e dei prodotti di grande qualità. In un territorio geograficamente situato al centro del Sud, nei secoli la Basilicata (sin dal suo essere “Lucania”) ha saputo cogliere le contaminazioni del passaggio dei popoli in una terra crocevia della storia. Oggi il food è la spesa che accomuna qualunque tipo di viaggiatore, ed è ormai diventato uno dei principali strumenti di promozione del territorio.
L’offerta regionale, è bene ricordarlo, passa anche “dal mare”. Una destinazione regionale caratterizzata da un entroterra vario e attrattivo, ha paradossalmente proprio nel turismo balneare la sua principale offerta strutturata e consolidata di prodotto. Determinante la fortuna del suo essere “coast to coast”, tra la Costa Ionica e la Costa di Maratea, con una classe di operatori che nei decenni ha determinato la crescita e la strutturazione di un’offerta di qualità.
In tutto ciò Matera continua a strutturare la sua offerta culturale, con le prossime aperture dei Parchi tematici della Preistoria, della Civiltà Rupestre, della Civiltà Contadina e delle Stelle, e con il ruolo vibrante della sua offerta creativa e di produzione culturale. Sul tema della cultura ha lanciato idealmente una staffetta: la città di Venosa è infatti candidata a Capitale Italiana della Cultura per il 2021. In virtù della sua storia, nel cuore di un territorio straordinario come il Vulture, crocevia di antichi percorsi che oggi si trasformano in itinerari, attraverso questa candidatura sarà possibile costruire un nuovo prodotto di qualità e appeal, come ha insegnato la vicenda di Matera.
Strettamente connesso al prodotto turistico regionale è anche tutto ciò che riguarda il cinema, sia per la forza di attrazione esercitata da Matera negli ultimi anni, sia per il coinvolgimento di molte location del territorio, e sia per un segmento ben specifico rappresentato dal cineturismo, su cui la Basilicata ha proficuamente investito nel corso degli anni. Notevoli sono stati i risultati promozionali, tanto con le grandi produzioni cinematografiche internazionali quanto con quelle italiane di cinema e televisione. Basti pensare all’impatto avuto da produzioni televisive come “Sorelle” e “Imma Tataranni”, recentemente, nell’attesa dell’ondata di visibilità che garantirà, da aprile in poi, l’ingresso nelle sale cinematografiche del venticinquesimo episodio di James Bond – No Time To Die – girato come location di punta nella città dei Sassi e, in parte, sulla costa di Maratea. Proprio Maratea sarà presente alla BIT con un proprio stand e con un evento di promozione del suo festival del cinema.
Dunque la Basilicata si presenta con una solida e varia piattaforma di prodotto a supporto dell’attività di promozione. Grande attenzione alla sperimentazione di nuove modalità di comunicazione digitale a al rafforzamento di quelle ormai strutturate, con attenzione a come il mondo si evolve ma cercando di mantenere forte l’identità di una regione a dimensione umana, con un occhio agli strumenti e un altro all’anima.