Ammonta a 165 milioni di euro la somma a disposizione per i produttori ortofrutticoli europei, tra cui l’Italia, con aiuti per 80mila tonnellate di frutta e ortaggi. Dopo le spropositate richieste dalla Polonia e la sospensione del sostegno da parte dell’UE, la Commissione ha varato il regolamento delegato stanziando così le risorse per il comparto ortofrutticolo, di cui l’Italia e la Basilicata rappresentano i leader europei.
“Considerando che l’ortofrutta è il settore più penalizzato dall’embargo russo – dichiara l’assessore regionali alle Politiche agricole e forestali, Michele Ottati – con una perdita di 72 milioni di euro esportati nel 2013, il nuovo regolamento adottato dall’Ue, includendo anche gli agrumi, determina dei vantaggi anche per i nostri produttori locali e per l’intero settore ortofrutticolo lucano”.
Le misure adottate nel pacchetto dell’Unione europea, in difesa delle produzioni locali, ammettono tra i prodotti oltre a pomodori, carote, peperoni, cetrioli e cetriolini, mele, pere, uva da tavola e kiwi, anche gli agrumi, limoni esclusi. “A beneficiarne – continua Ottati – saranno i produttori e i membri delle organizzazioni di produttori. Gli aiuti verranno elargiti per la mancata raccolta e raccolta verde, per i ritiri per la distribuzione gratuita”.
Il regolamento prevede dei limiti per le quantità di prodotto ritirabile dal mercato, in particolare per gli agrumi, le pere, le mele, la frutta, calcolati per paese secondo la media di esportazioni verso la Russia negli ultimi tre anni. Presso i singoli Stati si disporrà di una riserva creata appositamente, che ammonta a 3000 tonnellate di prodotti e che le autorità nazionali potranno scegliere come target degli aiuti. Il nuovo regime sarà applicato fino alla fine dell’anno.