Continuano piccoli segnali di risveglio del mercato del lavoro lucano, che però si rivela condizionato dalla stagionalità e ancora poco attrattivo per i profili più qualificati: è quanto evidenzia il bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, che fornisce indicazioni tempestive a supporto delle politiche attive del lavoro grazie alla rete delle Camere di Commercio che indagano mensilmente i fabbisogni delle imprese territoriali.
Nel bollettino di Luglio (visibile e scaricabile dal sito della Cciaa della Basilicata, www.basilicata.camcom.it) la stima delle aziende riguarda 4.310 nuove assunzioni, stabili solo nel 21% dei casi, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 79% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Le nuove assunzioni si si concentreranno per il 63% nel settore dei servizi e per il 76% nelle imprese con meno di 50 dipendenti, e solo l’8% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, una quota che rimane sempre intorno alla metà rispetto alla media nazionale (16%). In linea con la precedente constatazione, il 6% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato. 3,5 su 10 nuovi assunti saranno giovani under 30, in un mercato che in 27 casi su 100 vede le imprese avere difficoltà a trovare i profili desiderati, e che per una quota pari al 76% delle entrate richiede esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
Rispetto alle principali evidenze dei comparti che assumono, 1.260 unità andranno a lavorare in servizi legati alla ricettività e al turismo, 700 nell’edilizia, 370 nel commercio.
“I segnali di ripresa delle assunzioni da parte delle imprese lucane, sia pure limitate ai lavori stagionali e quindi specifici di questo periodo estivo, così come emerge dal bollettino mensile di luglio del Sistema Informativo Excelsior-Unioncamere, ci incoraggiano a proseguire nella strategia che la Giunta si è data per accrescere l’occupazione anche se abbiamo ancora molto lavoro da fare per accrescere le opportunità di occupazione stabile e qualificata”. E’ il commento dell’assessore alle Attività Produttive-Lavoro Francesco Cupparo e coordinatore vicario della Commissione per lo Sviluppo Economico delle Regioni sottolineando le azioni da mettere in campo a livello di confronto Regioni-Governo e a livello regionale.
“Con gli altri colleghi della Commissione della Conferenza delle Regioni – sottolinea Cupparo – stiamo definendo un Piano Nazionale di Politiche attive che preveda una governance condivisa Stato-Regioni e che definisca una strategia unitaria di azioni ed interventi, calibrati in base al profilo di utenza (donne, giovani, disoccupati di lunga durata, lavoratori in cig e in mobilità e altro), aprendo a specificità regionali, il tutto in un quadro di regole condivise. In sintesi, tra le richieste prioritarie: sbloccare le risorse residue per gli ammortizzatori in deroga che le Regioni hanno facoltà di destinare ad azioni di politica attiva del lavoro; avviare una riflessione congiunta sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sul rilancio delle politiche attive anche attraverso un nuovo sistema di governance Stato Regioni; superare le criticità emerse rispetto al fondo nuove competenze.
A livello regionale l’ultimo provvedimento che prevede incentivi a favore delle imprese con sede operativa in Basilicata che assumono giovani laureati, a tempo indeterminato anche parziale, con inquadramento in un livello/categoria contrattuale corrispondente a mansioni di elevata complessità che richiedono la qualifica universitaria – aggiunge l’assessore – rappresenta una prima risposta alle difficoltà delle nostre aziende a reperire alcune figure professionali e ad invertire la tendenza della fuga dei giovani laureati lucani. Si tratta di un Bonus occupazionale che sarà riconosciuto nel limite massimo di tre annualità per un importo massimo di 13.000 euro all’anno elevato a 15.000 euro nel caso di giovani donne. I requisiti sono indicati dall’Avviso Pubblico “Giovani laureati in azienda” che ha una dotazione finanziaria complessiva è di 2 milioni di euro. Sono proprio i nostri albergatori, operatori turistici e ristoratori a segnalarci in questa fase , a stagione turistica avviata, le problematicità ad assumere cuochi, personale di sala, ecc. Anche per questo indichiamo il percorso di formazione diretta in azienda come strumento efficace per superare questa situazione. Siamo convinti che le politiche attive di lavoro sono le uniche a sottrarre giovani e non più giovani dalle misure sostitutive al reddito da lavoro ed assistenzialistiche che di fatto riducono la platea dei potenziali disponibili ad accettare contratti di lavoro”.