Legge regionale sul gas, Summa (Cgil Basilicata): “Come volevasi dimostrare siamo nel campo della legittimità condizionata e in pieno delirio confusionale”. Di seguito la nota integrale.
“Come più volte denunciato dalla Cgil, ancor prima della sua approvazione, la legge regionale sul gas, approvata il 24 agosto scorso, si sta dimostrando solo un mero strumento propagandistico utilizzato prima in campagna elettorale e adesso per distogliere l’attenzione sulla recente inchiesta della magistratura”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa. “E la prova – prosegue – ne è la confusione generatasi in queste ore sulle modalità di richiesta del contributo che sta mettendo in crisi, non solo i cittadini, ma le stesse amministrazioni comunali, tra continue smentite e rimandi. A questo si aggiunga la circostanza che sulla legittimità della legge si insiste con la mera propaganda affermando la non veridicità. Infatti nella recente e ultima seduta del Consiglio dei Ministri la legge regionale del gas è stata approvata e non impugnata ma solo previo accoglimento delle richieste di modifica, da parte del Consiglio regionale, di alcuni articoli e commi della legge che sono stati ritenuti incostituzionali. Come volevasi dimostrare tutti i rilievi e le critiche avanzate dalla Cgil sulla richiamata legge in fase attuativa stanno emergendo sia dal punto di vista applicativo e sia dal punto di vista della legittimità costituzionale della legge stessa.
Il Consiglio dei Ministri – precisa il segretario – ha imposto alla Regione Basilicata di modificare la legge. Pertanto si continua con la narrazione, nascondendo la verità e soprattutto continuando a mancare di rispetto ai lucani. Purtroppo i vari guazzabugli legislativi promulgati, in questi anni, da questo governo regionale, stanno danneggiando il nostro sistema economico generando confusione, anziché dare risposte concrete alla drammatica situazione economica e sociale in cui versiamo. Di fronte a tale scenario, caratterizzato dalla improvvisazione, non è tollerabile che una regione come la nostra, che dispone di importanti risorse economiche come quelle derivanti dalle compensazioni ambientali, non è posta nelle condizioni di beneficiarne, costretta a sottostare a meccanismi tortuosi, determinati solo da una spasmodica ricerca di una posizione di potere da rivendicare.
Infine – dichiara Summa – è inspiegabile, dal punto di vista della legittimità normativa, la gestione del contributo gas affidata ad Apibas Spa, invece che alla società Sel SPA, nel cui oggetto sociale, approvato con la legge istitutiva, non è prevista questa tipologia di attività. Pertanto sembrerebbe non risultare legittima una mera modifica dell’oggetto sociale dello statuto di Apibas Spa integrandolo con nuove attività, senza una propedeutica modifica della stessa legge istitutiva della società. Si continua, pertanto, ad operare in disapplicazione delle norme. Senza tralasciare la drammatica circostanza in cui Apibas, ad oggi, non è riuscita nemmeno ad avviare le attività ad essa affidata da statuto. Tanto è vero che le aree industriali risultano ancora carenti di interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria a tutela della sicurezza delle aree e dei lavoratori.
Il questo clima di delirio confusionale generato dal sistema delle autocertificazioni per richiedere in contributo gas – conclude Summa – non si comprende nemmeno se il contributo sarà determinato da una riduzione diretta sulla bolletta e da quale periodo o se, invece, sarà un contributo a parte versato sul conto corrente del beneficiario direttamente dalla Regione per il tramite del soggetto gestore (Apibas). Tanta confusione e nessuna certezza per le quali si chiede al governo regionale di fare subito chiarezza in favore di tutti i cittadini lucani che non meritano di subire ulteriori umiliazioni, soprattutto in questo momento di forte critica economica e sociale”.
Consigliere regionale Cariello (Lega) replica a Summa (Cgil)
“Sono davvero gravi le parole del Segretario regionale della CGIL sulla Legge gas, che continua a fare politica con toni violenti e illazioni inaccettabili. La norma sul gas gratis a tutti i lucani è stata approvata in Giunta ben prima che il M5S facesse cadere il governo Draghi e pensare che l’autocertificazione sia stata utilizzata per distrarre l’opinione pubblica qualifica il livello di chi dice una simile volgarità. Dire queste due cose offende l’intelligenza dei lucani, ma dato il mittente la cosa non mi sorprende.
La legge regionale ieri non è stata impugnata e questo è un fatto. La propaganda politica della CGIL è smentita dai fatti. La legge sarà modificata in consiglio regionale per un aspetto marginale, così come modificheremo il disciplinare in base alle esigenze sopravvenute, trattandosi di una norma innovativa e quindi sempre migliorabile, come tutte le leggi. La “legge perfetta” esisteva solo in Unione Sovietica.
Dispiace infine vedere la chiusura dei CAF ai cittadini per quanto riguarda il caricamento dell’autocertificazione tramite SPID, una scelta che penalizza i lucani e danneggia anche l’immagine dei sindacati, che dopo tale decisione poi pretendono anche un confronto sulle modalità di attuazione della norma. Quanta incoerenza.
La Lega metterà a disposizione dei cittadini le proprie sedi, i propri sindaci, i propri amministratori locali, per aiutare soprattutto le persone anziane a caricare l’autocertificazione su SPID, una pratica di pochi minuti che darà un beneficio di diverse migliaia di euro a famiglie e lavoratori lucani, ogni anno per i prossimi 9 anni. Una cosa mai fatta prima dalla sinistra tanto cara alla CGIL che ha governato la Basilicata per 30 anni senza dare alcun beneficio ai lucani. Noi della Lega, insomma, faremo quello che non vogliono fare i sindacati, sempre più lontani dagli ultimi e dal popolo, ma attenti unicamente a fare politica.
Quanto ad APIBAS, si tratta dell’ennesima inesattezza, in quanto la nuova versione dello statuto prevede la possibilità di erogare il servizio in questione”. Così in una nota il capogruppo leghista in Regione Basilicata, Pasquale Cariello.